
Vetro, alluminio, PET e multistrato: qual è il materiale più sostenibile? Lo studio che toglie tutti i dubbi
Un’analisi dettagliata smaschera i punti di forza e debolezza dei principali materiali da imballaggio: il vetro vince su tutti, ma serve innovazione per andare oltre i suoi limiti.
Quando si parla di imballaggi sostenibili, la domanda è sempre la stessa: qual è il materiale più ecologico? Vetro, alluminio, PET e multistrato poliaccoppiato sono tra i più diffusi per il confezionamento di cibi e bevande, ma le loro performance ambientali non sono tutte uguali. Uno studio dell’Università di Trento ha fatto chiarezza, analizzando le caratteristiche di questi materiali in termini di consumo energetico, emissioni di CO₂ e riciclabilità. I risultati sono chiari: il vetro si conferma il campione della sostenibilità, ma con qualche limite.
La ricerca “La riciclabilità dei materiali per contenitori: la specificità del vetro”, realizzato dal professor Vincenzo
Maria Sglavo dell’Università di Trento, commissionata da Assovetro e presentata nei giorni scorsi a Roma ha decretato proprio questo materiale come quello più performante in termini di riciclabilità e di economia circolare, mostrandone però anche i punti su cui investire per superarne i limiti.
Il vetro: il
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