Vanity Fair Stories 2022, Beppe Fiorello e Giovanni Caccamo

I due artisti sul palco del Teatro Lirico Giorgio Gaber

Era il 31 ottobre 1980 e a Giarre, in provincia di Catania, due ragazzi – Giorgio Agatino Giammona e Antonio Galatola – furono trovati morti mano nella mano, uccisi da due colpi di pistola alla testa. «All’epoca di quel tragico fatto avevo undici anni», ricorda Beppe Fiorello, che al Teatro Lirico Gaber di Milano parla della sua prima opera da regista, Stranizza d’amuri, liberamente ispirato a quel episodio di cronaca nera. «Da quegli istanti così dolorosi, in Sicilia si azionò un grande movimento di protesta per i diritti che portò anche alla nascita dell’Arcigay».

E oggi a che punto siamo? «Sono fiducioso», afferma Giovanni Caccamo, che del film ha curato le musiche. «Da un annetto circa porto avanti un progetto che si chiama Parola ai Giovani. Chiedo ai ragazzi cosa cambieresti nella società e in che modo: vedo una libertà che mi riempie il cuore, mi fa pensare che ci siano le basi per un’altra primavera». Sulla stessa linea Beppe: «Sento nell’aria la volontà di migliorare. Più che cambiarlo, credo sia necessario capirlo: perché per cambiare le cose dobbiamo sperare nella


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