Valerij Alekseevič Legasov, un uomo al quale tutti dobbiamo qualcosa

“Il 26 aprile era un sabato. Mio padre stava partecipando a una riunione del presidio dell’Accademia delle Scienze con il Presidente dell’Accademia delle Scienza Aleksandrov.

Anatolij ricevette una chiamata tramite la ‘vertushka’ (che è il soprannome di una linea telefonica di Stato chiusa e riservata). Serviva urgentemente uno scienziato che si unisse alla commissione statale, ma tutti i vice di Aleksandrov dell’Istituto Kurchatov erano irreperibili. Un aereo di Stato stava già aspettando, quindi mio padre fu mandato a Vnukovo (uno degli aeroporti di Mosca) e partì per Chernobyl quel giorno stesso” Si ritiene che la scelta di inviare Legasov non fosse per via dell’indisponibilità di altri colleghi ma perché, in passato, fu lui a sottolineare l’importanza di una nuova metodologia di sicurezza per prevenire grandi catastrofi ed anche perché aveva sottolineato i problemi dei reattori RBMK-1000 (cioè di quello di Chernobyl), in particolare insistendo sulla necessità di una struttura di contenimento.

Valerij Alekseevič Legasov, un uomo al quale tutti dobbiamo qualcosa

Non appena giunto sul posto del disastro, Valerij si mise immediatamente a lavoro , richiese con forza e determinazione l’immediata evacuazione della popolazione della limitrofa città di Pripjat e ricercò come mitigare le conseguenze dell’esplosione del reattore. Legasov lavorò senza ininterrottamente per mesi non curandosi delle dosi di radiazioni che il dosimetro gli comunicava (il dosimetro è quel dispositivo che misura l’assorbimento della dose di radiazioni ionizzanti).

Sapeva bene che quella dose di radiazioni sarebbe stata fatale per lui ma continuò incurante dei danni che stava subendo Sorvolò la centrale di Chernobyl un paio di volte al giorno e sotto il suo comando si decise di scaricare del carburo di boro dagli elicotteri per fungere da spugna di neutroni e prevenire la reazione a catena. Successivamente, aggiunse anche la dolomite per agire come un dissipatore di calore e come fonte di anidride carbonica per soffocare il fuoco. Venne usato anche il piombo che fu usato per schermare le radiazioni, così come anche la sabbia e l’argilla. Vennero scaricati sul reattore 5.000 tonnellate di materiale di varia natura, tra cui 40 tonnellate di composti di boro, 2.400 di piombo, 1.800 di sabbia e argilla e 600 di dolomite, oltre a sodio fosfato e liquidi polimerici.

Il 5 di maggio già iniziava a mostrare evidenti segni di avvelenamento da radiazioni Nell’agosto del 1986 fu invitato a Vienna a parlare all’Agenzia Internazionale per l’Energia Etomica, e presentò un rapporto sull’incidente e sulle sue cause. All’Agenzia si pensava che a parlare sarebbe stato Mikhail Gorbachev, ma poi si decise che doveva essere Legasov L’esposizione del rapporto all’Agenzia di Vienna durò cinque ore e servì a calmare la comunità internazionale Legasov ricevette molte lodi all’estero, ma le autorità e alcuni colleghi scienziati di casa pensarono che il rapporto rivelasse informazioni riservate. Dice la figlia: “il suo obiettivo principale non era quello di giustificare l’Unione Sovietica e nascondere alcune informazioni, ma, al contrario, di educare la comunità mondiale su cosa fare in tali situazioni” Mikhail Gorbachev tolse per ben due volte il suo nome dalla lista di quelli che avrebbero ricevuto una decorazione di Eroe del Lavoro Socialista per l’intervento di risposta all’emergenza di Chernobyl “Era un patriota ed era addolorato per quello che era successo, per il Paese, per le persone che avevano sofferto… Provava empatia ed era roso dalla sofferenza” “A poco a poco ha smesso di mangiare, ha smesso di dormire… Sapeva bene cosa sarebbe successo dopo, quanto sarebbe stato doloroso. Probabilmente, non voleva essere un peso per mia madre. Lui la adorava.

Il giorno del 2° anniversario del disastro, Legasov registrò 5 nastri sui quali spiegò molto di quanto accaduto, poi si suicidò impiccandosi alle scale di casa sua

R.I.P. Valerij Alekseevič e grazie!

P.s.: i testi tradotti in italiano dei 5 nastri li potete trovare qui: https://www.scintille.cc/i-nastri-di-legasov/

=> Fonte Tweet di : Luperco @Uni91070952

 

 

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