Vaiolo delle scimmie, a Padova il focolaio più grande d’Italia dopo gli incontri hot organizzati in chat

Vaiolo delle scimmie, a Padova il focolaio più grande d'Italia dopo gli incontri hot organizzati in chatmediaset.it

Almeno quattro casi accertati e altrettanti sospetti. Nessuno dei contagiati è stato mai in condizioni gravi

“Ad oggi quello di Padova, – spiega a Il Gazzettino Luca Sbrogiò, direttore del Dipartimento di prevenzione – è il focolaio epidemico più rilevante a livello nazionale legato ad un’unica catena epidemiologica. Il focolaio si chiuderà rapidamente se la popolazione avrà l’accortezza di mantenere dei comportamenti più attenti. Per noi è un grosso problema individuare questi potenziali quattro contatti ignoti, ma stiamo cercando di applicare delle metodologie alternative per rintracciarli il prima possibile”.

I quattro giovani contagiati nella città veneta sono stati dimessi. “Nessuno di loro – ricorda Sbrogiò – è mai stato in pericolo di vita o in condizioni preoccupanti”. Il giovane spagnolo, il paziente “zero”, ora è tornato in Spagna dopo una breve vacanza a fine maggio.

Sileri: “Vaccinazione per contatti stretti e operatori sanitari” –

Sulla vaccinazione per il vaiolo è intervenuto Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute. “La vaccinazione al momento è utile per coloro che hanno avuto un contatto stretto con chi era positivo, e per gli operatori sanitari. Abbiamo già a disposizione alcune dosi di vaccino, il numeri dei casi è limitato quindi non ci sono problemi”.

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