Uno studio condotto sugli scimpanzé selvatici rivela le radici evolutive dell’attaccamento (e dice molto anche di noi)
Un recente studio condotto nel Parco Nazionale di Taï, in Costa d’Avorio, ha rivelato che gli scimpanzé selvatici non mostrano segni di attaccamento disorganizzato, una forma di legame emotivo instabile frequentemente osservata negli esseri umani e negli scimpanzé allevati in cattività. Questa scoperta suggerisce che l’attaccamento disorganizzato potrebbe non essere una strategia evolutivamente adattiva in...
Uno studio su oltre 4.000 ore di osservazione nel Parco di Taï rivela che gli scimpanzé sviluppano solo legami madre-figlio organizzati, sfidando l’idea che tutti gli stili di attaccamento umani abbiano radici evolutive.
@sahmay/123rf.com
Un recente studio condotto nel Parco Nazionale di Taï, in Costa d’Avorio, ha rivelato che gli scimpanzé selvatici non mostrano segni di attaccamento disorganizzato, una forma di legame emotivo instabile frequentemente osservata negli esseri umani e negli scimpanzé allevati in cattività. Questa scoperta suggerisce che l’attaccamento disorganizzato potrebbe non essere una strategia evolutivamente adattiva in ambienti naturali ad alto rischio.
Lo studio
I ricercatori hanno osservato 50 giovani scimpanzé per oltre 3.700 ore, monitorando le loro reazioni a eventi stressanti come aggressioni improvvise o rumori forti. Utilizzando tecniche di machine learning, hanno identificato due principali stili di attaccamento: sicuro e insicuro-evitante. Non è stato rilevato alcun comportamento riconducibile all’attaccamento disorganizzato.
Secondo Eléonore Rolland dell’Istituto di Scienze Cognitive Marc Jeannerod:
Non abbiamo trovato prove di attaccamento disorganizzato negli scimpanzé selvatici, a differenza di quanto osservato negli esseri umani e negli scimpanzé orfani cresciuti
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