Un governo senza più freni nella guerra ai poveri. “Genera assistenzialismo”, altra balla sul salario minimo
Ogni giorno esponenti del governo fanno a gara a chi sul salario minimo la spara più grossa. Tentativi maldestri per giustificare il muro ideologico e pregiudiziale che hanno alzato contro la proposta delle opposizioni – fatta eccezione per Italia Viva che ha deciso di sfilarsi dalla partita – di introdurre una soglia minima di retribuzione di 9 euro lordi l’ora.
E così se qualche giorno fa il ministro e vicepremier di Forza Italia, Antonio Tajani, ha dichiarato che il salario minimo è roba da Unione sovietica, ignorando che 30 Paesi Ocse su 38 e 22 Paesi su 27 in Europa ce l’hanno, ieri è toccato al meloniano ministro Nello Musumeci sparare l’ultima balla. “Credo che la risposta sia il lavoro. Basta con questo assistenzialismo”, ha detto a proposito del salario minimo.
Negare la realtà
Ma Musumeci evidentemente ignora del tutto il fenomeno del lavoro povero, ovvero di quanti, pur lavorando, percepiscono buste paga da fame. In Italia un esercito di circa tre milioni e mezzo di lavoratori e lavoratrici guadagna meno di 9 euro l’ora. Le parole di Musumeci provocano
LaCittaNews è un motore di ricerca di informazione in formato magazine, aggrega e rende fruibili, tramite le sue tecnologie di ricerca, in maniera automatica, gli articoli più interessanti presenti in Rete. LaCittaNews non si avvale di nessuna redazione editoriale. => DISCLAIMER