Ucraina nell’Ue, Zelensky incassa il primo sì sulla candidatura dalla Commissione: «Giornata storica»

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Primo importante passo dell’Ucraina verso l’Unione europea. La Commissione ha dato parere positivo alla richiesta dei Kiev di ottenere lo status di candidato all’Ue. L’ok definitivo può arrivare solo dal Consiglio europeo, ma prima del via libera dei 27 Paesi membri è necessario che arrivi un parere positivo della Commissione, formulato in seguito alla richiesta di adesione all’Unione europea da parte di quel Paese. L’Ucraina aveva firmato la domanda lo scorso 28 febbraio, quattro giorni dopo l’invasione della Russia. «Oggi abbiamo adottato la raccomandazione al consiglio di dare all’Ucraina una prospettiva europea e lo status di candidato all’ingresso nell’Unione», ha detto la presidente Ursula von der Leyen dopo la riunione del collegio. Vestita di giallo e di blu – i colori della bandiera ucraina – ha ribadito il suo supporto a Kiev: «L’Ucraina ha chiaramente dimostrato l’aspirazione e l’impegno del Paese di essere all’altezza degli standard europei. È una democrazia parlamentare molto solida, che vanta un’amministrazione eccellente. Resta ancora un lavoro importante da svolgere su stato di diritto, oligarchi, anticorruzione e diritti fondamentali – ha detto – ma molto è stato fatto. E vogliamo che vivano il sogno europeo».

«Oggi è una giornata davvero storica», ha commentato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «L’Ucraina ha sentito contemporaneamente il sostegno di quattro potenti Stati europei. E in particolare il sostegno al nostro movimento verso l’Unione Europea». Ieri, 16 giugno, sono andati a Kiev per la prima volta dall’inizio della guerra il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente della Romania Klaus Iohannis. Lì hanno incontrato Zelensky. L’11 giugno era volata in Ucraina anche la stessa von der Leyen.

Immagine di copertina: EPA/OLIVIER HOSLET

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