
Trump taglia i fondi ad Harvard, ma l’Università si ribella e difende la propria libertà (cosa sta accadendo)
“Nessun governo, indipendentemente dal partito al potere, dovrebbe dettare ciò che le università private possono insegnare, chi possono ammettere e assumere e quali aree di studio e di ricerca possono perseguire”. È con questo manifesto di autonomia e di libertà assoluta che Harvard risponde alle minacce di Trump di chiuderle i rubinetti. Una brutta storia,...
L’amministrazione Trump minaccia l’Università di Harvard (e non solo) di revocare oltre 2 miliardi di dollari di finanziamenti federali. Questa mossa segue il rifiuto della storica istituzione di conformarsi alle richieste federali di modificare le pratiche di assunzione, ammissione e insegnamento, che il tycoon sostiene siano necessarie per combattere l’antisemitismo nel campus
“Nessun governo, indipendentemente dal partito al potere, dovrebbe dettare ciò che le università private possono insegnare, chi possono ammettere e assumere e quali aree di studio e di ricerca possono perseguire”.
È con questo manifesto di autonomia e di libertà assoluta che Harvard risponde alle minacce di Trump di chiuderle i rubinetti. Una brutta storia, questa, che segna un passaggio oscuro di un momento storico che non deve passare inosservato: è quando il potere al governo taglia le gambe al mondo della cultura, che quel potere assume tutte le sfaccettature di un pericoloso autoritarismo.
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Da Harvard sono usciti ben 162 Premi Nobel (l’ultimo, Gary Ruvkun, solo l’anno scorso per le sue intuizioni sui microRNA) e
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