
Troppo piombo negli alimenti per bambini: 6 aziende (tra cui Danone e Nestlé) non rispettano gli standard più alti
Sei tra le principali aziende produttrici di alimenti per bambini negli Stati Uniti hanno commercializzato prodotti con livelli di piombo superiori al limite imposto dalla legislazione californiana, la più stringente del Paese. Lo rivela un’analisi condotta da Reuters su oltre 1.700 test pubblicati da gennaio, quando è entrata in vigore una nuova legge nello Stato...
Un’analisi condotta dalla Reuters rivela che sei produttori, tra cui Gerber (Nestlé) e Happy Baby (di proprietà di Danone), superano i limiti di piombo previsti dalla legge più severa degli Stati Uniti per il baby food
Sei tra le principali aziende produttrici di alimenti per bambini negli Stati Uniti hanno commercializzato prodotti con livelli di piombo superiori al limite imposto dalla legislazione californiana, la più stringente del Paese. Lo rivela un’analisi condotta da Reuters su oltre 1.700 test pubblicati da gennaio, quando è entrata in vigore una nuova legge nello Stato della California.
Questa ha imposto a tutte le aziende che producono o vendono alimenti per l’infanzia nello Stato, di testare i propri prodotti per individuare eventuali metalli pesanti, tra cui il piombo, e di pubblicarne i risultati.
L’inchiesta Reuters riaccende quindi i riflettori su una domanda cruciale: quanto è sicuro il cibo destinato a neonati e bambini? Se da un lato il piombo è un contaminante difficile da eliminare del tutto, dall’altro è chiaro che è possibile – e necessario – fare di più per ridurre
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