• 20 Giugno 2022
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Tappi di plastica che non si staccano? Un passo avanti per l’ambiente

Tappi di plastica che non si staccano? Un passo avanti per l’ambiente

Il tappo non si stacca dalla bottiglia di plastica? Non è un difetto di fabbricazione, ma un buon segno! Molte aziende stanno, infatti, accelerando i tempi sulla direttiva europea che, dal luglio 2024, renderà obbligatori i tappini ethered (legati) per contrastare l’inquinamento da microplastiche. I tappi di plastica sono, infatti, tra i dieci prodotti inquinanti più spesso rinvenuti sulle spiagge europee.

Combattere i 10 imballaggi e prodotti più inquinanti

La direttiva Sup dell’Unione europea, approvata nel 2019, ha come obiettivo quello di prevenire e contrastare i rifiuti marini e, rispetto alla legislazione Ue già esistente, stabilisce norme più severe per imballaggi e prodotti che rientrano, appunto, in queta lista dei 10 più inquinanti. Così dal 2021 ci siamo già abituati a dire addio ai prodotti in plastica usa e getta per i quali esistono alternative in commercio come, ad esempio, posate e bicchieri di plastica monouso o le cannucce di plastica.

Massima attenzione alle microplastiche

D’altronde il problema della plastica e delle microplastiche è davvero serio: vari studi hanno osservato che per ogni rottura della plastica si dà vita a una “pioggia di microplastiche” che non vediamo ad occhio nudo. In particolare, i ricercatori hanno calcolato che per ogni 3 metri di plastica che si rompe vengono rilasciati dai 10 ai 30 nanogrammi di frammenti di microplastica (di pochi nanometri).

Molte aziende anticipano i tempi

Quindi, seppur consapevoli che bere dal rubinetto e utilizzare borracce resta il comportamento più responsabile, ben vengano tutti gli accorgimenti possibili come, appunto, il tappo “Twist&Drink” e che tanto vale iniziare subito e non aspettare il 2024.

Così hanno pesato molte aziende, tra cui Coca Cola (che ha anche tappi riciclabili al 100% da molti anni) e il Gruppo Acqua Minerale San Benedetto: «Si tratta di una novità sostenibile studiata dal reparto ricerca e sviluppo interno all’azienda con cui abbiamo anticipato la direttiva europea 2019/904 che richiede l’obbligo del tappo attaccato alla bottiglia a partire dal 2024. Siamo orgogliosi di aver introdotto questa innovazione che eviterà la dispersione dei tappi nell’ambiente agevolandone il riciclo», ha detto Enrico Zoppas, presidente e amministratore delegato del Gruppo Acqua Minerale San Benedetto. È l’etichetta stessa, tramite Qr code, a spiegare al consumatore il perché del nuovo tappino. Stesso discorso per Sanpellegrino che da tempo sta investendo in strategie e politiche aziendali tese alla riduzione dell’impatto ambientale, allo sviluppo sociale ed economico, orientata alla creazione di valore condiviso.

Sicuramente la strada da fare è ancora tanta perché i consumatori siano sempre più attenti e consapevoli, ma di certo un passo in più (e subito) non guasta.

Tappi di plastica che non si staccano? Un passo avanti per l’ambiente


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