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Scavi e che trovi? Terme romane “intatte” nel sottosuolo. La clamorosa scoperta di “bagni abnormi” accanto alla domus

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Le terme trovate in questi giorni sembrano, come è stato detto durante la conferenza di presentazione, sono "troppo grandi per una dimora privata". E' possibile pensare che la domus fosse utilizzata per importanti ricevimenti? La casa sorse al di là delle prime mura difensive della città ed è strutturata come una tipica domus casa romana, con un cortile centrale circondato da un portico. È la più grande casa romana di Merida, ma i bagni ora scoperti sono assolutamente sovradimensionati rispetto alla reale - pur consistente - grandezza della casa.

Siberia: scoperto scheletro di 3000 anni con una strana ‘cintura’

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Si pensa che il cimitero appartenga alla cultura Lugav della tarda età del bronzo. I resti, che si pensa appartengano ad un auriga e che risalgono a circa 3000 anni fa, sono stati trovati insieme a un pezzo di metallo uncinato in bronzo che si pensava fosse usato per guidare i carri. Il gancio permetterebbe […] L'articolo Siberia: scoperto scheletro di 3000 anni con una strana ‘cintura’ sembra essere il primo su Scienze Notizie.

Un boomerang di 300.000 anni fa scoperto in Germania

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L’arma era usata per stordire prede piccole e veloci come uccelli o lepri. Un team di archeologi ha recentemente scoperto che un bastone affilato alle due estremità, trovato nel comune tedesco di Schöningen nel 1994, era usato come boomerang circa 300.000 anni fa per la caccia. L’arma a due punte è lunga 77 centimetri ed […] L'articolo Un boomerang di 300.000 anni fa scoperto in Germania sembra essere il primo su Scienze Notizie.

Un polissoir neolitico trovato dagli archeologi in campagna. A cosa serviva questa pietra? Scavi nei dintorni

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Osservando i segni sulla pietra, gli archeologi ritengono che lo strumento passivo di levigazione possa essere utilizzato in particolar modo per la preparazione delle teste d'ascia, strumenti fondamentali per il disboscamento e, all'occorrenza, armi per la difesa personale. Probabilmente il polissoir fu utilizzato durante il neolitico, quando alcune comunità umane decisero di investire sull'agricoltura e l'allevamento, diventando stanziali.

Gli archeologi individuano i resti di un palazzo colonnato romano lungo almeno 24 metri. Sono vestigia del Foro sull’Adriatico?

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Sono stati scoperti anche due incavi frammentari di tali colonnati. Hanno un diametro di oltre 50 cm, il che significa che il portico doveva essere alto almeno 5 metri. Ciò vuol dire che il colonnato apparteneva a un edificio imponente, monumentale. La parte anteriore dello stilobate fu accuratamente lavorata. L'unica possibile spiegazione di questa disposizione è che si trattasse di un portico che fiancheggiava da un lato il foro romano. È stato portato alla luce anche il muro di fondo del portico, realizzato con pietre accuratamente accostate

Tesori recuperati in questi giorni dal relitto di una nave romana affondata tra Capraia e la Corsica. Trasportava vetri a tonnellate

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Questa nave romana, probabilmente naufragata tra la fine del I e l'inizio del II secolo d.C., si trova ora ad una profondità di circa 350 metri nelle acque italiane, a poche centinaia di metri dalle acque francesi, tra Capo Corsica e l'isola di Capraia. Questo è uno dei rari esempi di una nave che trasporta un carico di diverse tonnellate di blocchi di vetro grezzo e migliaia di vasi di vetro soffiato. L'omogeneità del carico, la quantità di vetro e lo stile degli oggetti suggeriscono che questa fosse una nave proveniente da un porto mediorientale

Indagano una strada misteriosa, piena di leggende, che porta al nulla. E in fondo trovano i resti di un forte romano

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“Nonostante la sua rilevanza, questo sito non è mai stato studiato ed è rimasto ignorato. Ad oggi, non è stato condotto nessuno studio sistematico che abbia cercato di scoprirne l'importanza storica”, afferma Vicente Alejandre, sindaco di Deza e membro del Centro de Estudios Bilbilitanos, anche lui membro del gruppo di ricerca