Sussidi ambientalmente dannosi: perché l’Italia continua a finanziare l’inquinamento?
Il nostro Paese continua a investire miliardi di euro in attività dannose per l’ambiente. Sono i cosiddetti sussidi ambientalmente dannosi (SAD), incentivi pubblici che, sotto forma di agevolazioni fiscali, esenzioni o finanziamenti – favoriscono attività con impatti negativi sull’ambiente, come l’utilizzo di combustibili fossili o pratiche industriali inquinanti. E rappresentano una contraddizione evidente per un Paese...
Lo Stato finanzia sborsa miliardi di euro per attività che danneggiano clima, salute e ambiente. I SAD vanno eliminati, partendo da quelli più ingiusti. Una riforma è possibile, se accompagnata da equità e partecipazione
27 Maggio 2025
©leonidsorokin/123rf
Il nostro Paese continua a investire miliardi di euro in attività dannose per l’ambiente. Sono i cosiddetti sussidi ambientalmente dannosi (SAD), incentivi pubblici che, sotto forma di agevolazioni fiscali, esenzioni o finanziamenti – favoriscono attività con impatti negativi sull’ambiente, come l’utilizzo di combustibili fossili o pratiche industriali inquinanti. E rappresentano una contraddizione evidente per un Paese che dichiara di voler guidare la transizione ecologica.
Quanto costano i SAD
Stando ai dati Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi e dei sussidi ambientalmente favorevoli 2024, secondo il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) l’Italia ha speso, nel 2022, oltre 24 miliardi di euro in SAD, di cui 17 destinati direttamente al supporto dei combustibili fossili. Si tratta di un aumento significativo rispetto all’anno precedente (+15%), dovuto
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