Storia del segnale di soccorso SOS: dal Titanic alle spiagge remote
Scopri l’origine e l’adozione del segnale SOS, da Titanic al salvataggio moderno. Un simbolo di speranza in situazioni di emergenza marittima.
SOS è ancora riconosciuto come segnale di soccorso standard oggi, anche se il codice Morse non è più utilizzato come mezzo di comunicazione marittima. (Cipro Niko/Shutterstock.com)
Il segnale di soccorso SOS, comunemente associato alle frasi “Salva le nostre anime” o “Salva la nostra nave”, in realtà non ha un significato specifico. Questo segnale è stato scelto all’inizio del XX secolo per la sua sequenza distintiva in codice Morse: tre punti, tre trattini, tre punti. La sua semplicità lo rendeva facilmente inviabile e ricevibile in situazioni di emergenza in mare.
Prima dell’introduzione del SOS come segnale di soccorso universale, diversi paesi e organizzazioni utilizzavano codici diversi, creando confusione ed inefficienza. Ad esempio, nel 1904 la compagnia Marconi propose il codice CQD, mentre negli Stati Uniti si usava NC e in Europa si faceva ricorso a vari codici. Questa situazione spinse la Convenzione internazionale di radiotelegrafia del 1906 a stabilire il segnale SOS come standard per le navi
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