
Solo il 3% delle grandi aziende agisce davvero contro la deforestazione. E la Terra paga il conto
Il tempo delle promesse è scaduto. A pochi anni dalla scadenza, fissata da oltre 100 leader nel corso della COP26 a Glasgow, per fermare la deforestazione entro il 2030, il nuovo rapporto Forest 500 2025 pubblicato da Global Canopy lancia un allarme inequivocabile: un terzo delle aziende più potenti al mondo continua a non fare...
A raccontarlo è Global Canopy nel nuovo report Forest 500 2025, il quale sottolinea anche che il 34% delle aziende più influenti non ha preso alcun impegno pubblico, nonostante il ruolo cruciale delle foreste per clima, diritti umani ed economia
©Rich Carey/Shutterstock
Il tempo delle promesse è scaduto. A pochi anni dalla scadenza, fissata da oltre 100 leader nel corso della COP26 a Glasgow, per fermare la deforestazione entro il 2030, il nuovo rapporto Forest 500 2025 pubblicato da Global Canopy lancia un allarme inequivocabile: un terzo delle aziende più potenti al mondo continua a non fare nulla per contrastare il declino dei polmoni verdi del Pianeta. Il 34% – pari a 168 compagnie su 500 analizzate – non ha preso alcun impegno pubblico per rimuovere la deforestazione dalle proprie catene di approvvigionamento. Di queste, 24 sono state classificate come “persistent laggards”: da oltre 11 anni non hanno mostrato il minimo progresso.
Le implicazioni di questo approccio sono ormai note, e devastanti. Le foreste non sono solo polmoni verdi: regolano il clima, proteggono la biodiversità, forniscono mezzi
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