Shrinkflation: dalle Pringles alla Peroni passando per Fage, le marche di prodotti che si sono “ristretti”
Confezioni più piccole e minor peso del prodotto, l’unica cosa che non scende è il prezzo. Torniamo a parlare di shrinkflation, un fenomeno ormai sempre più diffuso nei supermercati di tutto il mondo, uno stratagemma che viene utilizzato per aumentare i prezzi in maniera poco trasparente. Ma come è la situazione ad oggi? Dopo mesi...
Confezioni e peso dei prodotti che si riduce, rimanendo inviariato (se non aumentando) il prezzo. È la shrinkflation, sempre più presente nei supermercati italiani. Altroconsumo ha monitorato diversi prodotti e mostra alcuni esempi eclatanti
@greenMe
Confezioni più piccole e minor peso del prodotto, l’unica cosa che non scende è il prezzo. Torniamo a parlare di shrinkflation, un fenomeno ormai sempre più diffuso nei supermercati di tutto il mondo, uno stratagemma che viene utilizzato per aumentare i prezzi in maniera poco trasparente. Ma come è la situazione ad oggi?
Dopo mesi di monitoraggio, Altroconsumo mostra un quadro abbastanza chiaro: ci sono state variazioni importanti nel quantitativo di diversi prodotti, una strategia che, complice l’inflazione, fa lievitare i costi al chilo o al litro fino al 200%.
Di quali prodotti parliamo? Davvero di tutto è stato “colpito” dalla shrinkflation: dai detersivi per i piatti alla birra, dal bagnoschiuma al prosciutto. Il problema è che non sempre i consumatori si accorgono delle variazioni, anche se adesso, considerando che questa pratica è abbastanza famosa, un’attenzione in più la abbiamo quasi tutti.
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