Shein, Temu e petrolio: l’impatto ambientale che non conosci della fast fashion
Il 90% dell’aumento della domanda di petrolio della Cina dal 2021 al 2024 proviene da materie prime chimiche come GPL, etano e nafta e tra il 2019 e il 2024, la capacità produttiva aggiuntiva cinese di etilene e propilene avrà abbondantemente superato le capacità messe insieme di Europa, Giappone e Corea del Sud. Sono i...
Secondo l’IEA, l’Agenzia internazionale per l’energia, la Cina ha un ruolo enorme nel plasmare le tendenze energetiche globali: negli ultimi dieci anni, il Paese è stato responsabile di quasi due terzi dell’aumento del consumo globale di petrolio. Ma, attenzione: quei prodotti petrolchimici non vengono più utilizzati principalmente come combustibili, ma nell’industria del tessile, alimentando catene impattanti come Shein e Temu
Il 90% dell’aumento della domanda di petrolio della Cina dal 2021 al 2024 proviene da materie prime chimiche come GPL, etano e nafta e tra il 2019 e il 2024, la capacità produttiva aggiuntiva cinese di etilene e propilene avrà abbondantemente superato le capacità messe insieme di Europa, Giappone e Corea del Sud.
Sono i numeri sconvolgenti dell’Agenzia internazionale per l’energia, secondo cui tra il 2018 e il 2023, la sola produzione cinese di fibre sintetiche è aumentata di 21 milioni di tonnellate, abbastanza per filare più di 100 miliardi di magliette in un anno.
Cosa vuol dire?
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