Shein: quando lavorare 75 ore a settimana per creare i tuoi effimeri sogni di poliestere diventa la normalità
Solo un anno fa pareva si impegnasse a garantire a tutti i suoi lavoratori un salario equo e dignitoso, ma ad oggi un nuovo rapporto suggerisce che, sì, Shein ha ancora grossi problemi nell’affrontare seriamente gli orari e le paghe degli operai nella sua intera catena di fornitura. Costretti a stralavorare per un tozzo di...
Due anni dopo un’indagine sugli stabilimenti produttivi di Shein nella Cina meridionale, una nuova analisi di follow-up evidenzia ancora terribili anomalie: orari di lavoro illegali e salari a cottimo restano una caratteristica tipica della vita quotidiana dei lavoratori del colosso dell’ultra fashion. Nelle fabbriche fornitrici, infatti, ci sono ancora operai che cuciono vestiti anche per più di 12 ore al giorno, escluse pause pranzo e cena, per sei o sette giorni a settimana
©PublicEye
Solo un anno fa pareva si impegnasse a garantire a tutti i suoi lavoratori un salario equo e dignitoso, ma ad oggi un nuovo rapporto suggerisce che, sì, Shein ha ancora grossi problemi nell’affrontare seriamente gli orari e le paghe degli operai nella sua intera catena di fornitura.
Costretti a stralavorare per un tozzo di pane, ore e ore piegati in due su una macchina da cucire per creare quello che a noi – da quest’altra parte del globo – fa gola per i suoi prezzi stracciati. Nulla, in buona sostanza è cambiato, da quando è emerso il terribile sfruttamento della manodopera da
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