
Scienziati usano i batteri di E-coli per produrre una nuova versione di plastica biodegradabile più resistente ed ecologica
La plastica è ovunque: nei vestiti che indossiamo, nei contenitori che usiamo ogni giorno, persino nell’acqua che beviamo. Ne abbiamo prodotto così tanta che ormai si trova nei mari, nei ghiacci polari e perfino nel nostro corpo. Eppure, continuare a farne a meno sembra impossibile: è comoda, resistente, economica. Ma anche dannosa, inquinante e quasi...
Un team di scienziati ha trasformato un batterio comune in una “fabbrica vivente” che produce plastica biodegradabile senza sottoprodotti tossici
30 Settembre 2025
La plastica è ovunque: nei vestiti che indossiamo, nei contenitori che usiamo ogni giorno, persino nell’acqua che beviamo. Ne abbiamo prodotto così tanta che ormai si trova nei mari, nei ghiacci polari e perfino nel nostro corpo. Eppure, continuare a farne a meno sembra impossibile: è comoda, resistente, economica. Ma anche dannosa, inquinante e quasi indistruttibile.
Oggi però c’è una speranza concreta che qualcosa stia per cambiare. In Giappone, un gruppo di ricercatori dell’Università di Kobe ha trovato un modo per produrre plastica biodegradabile più resistente di quella tradizionale, utilizzando nientemeno che un batterio: il comune Escherichia coli. La scoperta potrebbe rivoluzionare il settore della plastica, offrendo una soluzione ecologica ed efficace all’inquinamento da plastica.
Il cuore della scoperta è una molecola nuova, biodegradabile e più resistente
Le bottiglie che beviamo ogni giorno, gli imballaggi e moltissimi oggetti
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