Rovine sommerse millenarie riemergono dalle acque di Alessandria d’Egitto: c’è anche un’enorme sfinge di quarzo

Al largo di Alessandria, nella baia di Abu Qir, le acque restituiscono frammenti di una storia millenaria. Le città portuali di Canopo e Heracleion, prosperose in epoca tolemaica e romana, furono sommerse da terremoti, tsunami e dall’innalzamento del livello del mare. Dopo oltre 2.000 anni, archeologi e sommozzatori stanno riportando alla luce edifici, bacini, moli...

Archeologia

Rovine sommerse di Canopo e Heracleion riemergono ad Alessandria d’Egitto: statue, antichi moli e un’imponene sfinge svelano un patrimonio storico millenario

Rebecca Manzi

25 Agosto 2025

@sheriffathiattia/Instagram

Al largo di Alessandria, nella baia di Abu Qir, le acque restituiscono frammenti di una storia millenaria. Le città portuali di Canopo e Heracleion, prosperose in epoca tolemaica e romana, furono sommerse da terremoti, tsunami e dall’innalzamento del livello del mare. Dopo oltre 2.000 anni, archeologi e sommozzatori stanno riportando alla luce edifici, bacini, moli e statue che raccontano la vita di queste antiche comunità.

Tra i ritrovamenti più sorprendenti spicca una sfinge di quarzo con il cartiglio di Ramses II, simbolo della continuità della cultura egizia, insieme a statue tolemaiche in granito e ritratti romani in marmo. Anche se molte sculture sono incomplete, le parti rimaste permettono di comprendere la maestria artistica e la ricchezza delle città scomparse.

Il patrimonio archeologico sommerso

Le operazioni di recupero seguono rigorosi criteri scientifici, ispirati alla Convenzione


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