
Rinasce a Monteverde il glicine amato da Pasolini dopo le potature troppo aggressive
“Io ero morto, e intanto era aprile, e il glicine era qui, a rifiorire”. Questo verso di Pier Paolo Pasolini sembra oggi più attuale che mai nel quartiere di Monteverde Vecchio, dove il celebre glicine cantato dal poeta è tornato a prosperare dopo anni di assenza. In via Giacinto Carini 45, dove Pasolini visse con...
Il celebre glicine di Monteverde Vecchio, immortalato da Pier Paolo Pasolini nella sua poesia, è tornato a fiorire dopo anni di oblio causati da drastiche potature. La pianta, situata vicino alla casa dove il poeta visse con la madre, ha mostrato una straordinaria resilienza, recuperando gradualmente il suo splendore originale e diventando nuovamente un simbolo culturale del quartiere romano.
“Io ero morto, e intanto era aprile, e il glicine era qui, a rifiorire”. Questo verso di Pier Paolo Pasolini sembra oggi più attuale che mai nel quartiere di Monteverde Vecchio, dove il celebre glicine cantato dal poeta è tornato a prosperare dopo anni di assenza.
In via Giacinto Carini 45, dove Pasolini visse con la madre Susanna, la natura ha dimostrato ancora una volta la sua straordinaria capacità di rinascita. Quella pianta rampicante, simbolo del quartiere e immortalata nella raccolta “La religione del mio tempo” del 1961, sembrava ormai perduta dopo una serie di potature troppo aggressive.
Negli anni ’60, il glicine prosperava rigoglioso all’angolo tra gli archi di Villa Sciarra e via delle Mura Gianicolensi, caratterizzando
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