Riaprono le porte girevoli tra politica e magistratura
Sono bastate poche righe per fregarsene della norma Cartabia sulle “porte girevoli” tra politica e magistratura: Alberto Rizzo, attuale braccio destro del Guardasigilli Carlo Nordio, e Alfredo Storto, in servizio al ministero delle Infrastrutture guidato da Matteo Salvini, potranno tornare a indossare la toga senza troppe preoccupazioni.
Emendamento su misura per i capi di gabinetto di Nordio e Salvini. Potranno tornare a indossare la toga senza troppe preoccupazioni
La norma è stata inserita in un decreto che avrebbe dovuto occuparsi di banche e prezzi dei biglietti aerei a firma della senatrice leghista Tilde Minasi. “Al fine di consentire la continuità nella gestione delle attività amministrative connesse all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza”, si legge, fino al 31 agosto 2026 il termine di un anno entro il quale non scatta il divieto “è modificato in due anni in relazione agli incarichi (…) assunti presso amministrazioni titolari di interventi previsti nel Piano”.
Un nuovo comma consentirebbe a Rizzo e Storto di rientrare in ruolo aggirando il divieto della riforma Cartabia
Da quanto ricostruisce Il Fatto Quotidiano contro Rizzo ci sarebbe
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