
Rendicontazione ESG nei settori più inquinanti: le tecnologie che possono fare la differenza
Nel dibattito sulla transizione ecologica, pochi comparti industriali si trovano sotto una lente tanto severa quanto quelli definiti hard to abate, ossia “difficili da abbattere” in termini di emissioni climalteranti. Parliamo di settori come acciaio, cemento, chimica, aviazione, trasporto marittimo, carta e oil & gas, che da soli generano circa il 30% della CO₂ globale...
Nei settori ad alta intensità di emissioni, la tecnologia è chiave per una rendicontazione ESG concreta e affidabile. Acciaio, cemento, aviazione, shipping: i settori hard to abate generano il 30% delle emissioni globali. Tecnologie digitali aiutano a misurare, tracciare e migliorare la sostenibilità, ma non senza ostacoli
15 Luglio 2025
@Canva
Nel dibattito sulla transizione ecologica, pochi comparti industriali si trovano sotto una lente tanto severa quanto quelli definiti hard to abate, ossia “difficili da abbattere” in termini di emissioni climalteranti. Parliamo di settori come acciaio, cemento, chimica, aviazione, trasporto marittimo, carta e oil & gas, che da soli generano circa il 30% della CO₂ globale secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia. In questi casi, l’elettrificazione diretta dei processi è tecnicamente complessa o del tutto impraticabile, e i cicli produttivi sono energivori per natura.
In uno scenario dove l’urgenza climatica non consente ritardi, la rendicontazione ESG (ambientale, sociale e di governance) si configura come uno strumento non più opzionale. Misurare in modo accurato
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