Recensione Galaxy Z Fold4: quasi perfetto, ma non per tutti

In questi ultimi anni (e mesi) abbiamo visto dispositivi pieghevoli di ogni tipo. Xiaomi, nei giorni scorsi, ha mostrato un incredibile Mix Fold 2, 11 mm di spessore da chiuso e 5 mm di spessore da aperto, il tutto condito da una cerniera sottilissima.

Quando prendiamo in mano il nuovo Z Fold4 di Samsung, e ritroviamo il piccolo gap nella zona della cerniera, uno spessore di quasi 16 centimetri e uno schermo che, aperto, mostra ancora quella piega che molti hanno criticato, si potrebbe pensare che in questi quattro anni Samsung abbia innovato davvero poco rispetto a molti competitor cinesi che hanno mostrato la loro idea di pieghevole negli ultimi mesi. C’è però un fatto da non trascurare: Samsung, tra tutte le aziende al mondo, è l’unica che non solo ha messo in commercio ben quattro generazioni di prodotti, ma di questi prodotti ne ha anche venduti qualche milione. Ad annunciare un qualcosa che non è altro che un prototipo in fase avanzata sono capaci in molti, i problemi arrivano quando quel telefono deve essere prodotto in milioni di esemplari e deve resistere anni nelle tasche delle persone che li usano, senza problemi. Samsung questo lo ha dimostrato: chi compra oggi un Fold non deve temere di trovarsi con uno schermo rotto tra qualche anno, o con la cerniera che non regge più: il Fold è un prodotto maturo e quello che oggi abbiamo tra le mani, con i suoi pregi e i suoi difetti, è probabilmente il meglio che si può produrre oggi per avere resistenza nel tempo, robustezza e affidabilità.

La piega del Fold4 resta decisamente visibile

Samsung non ha scelto ad esempio una chiusura perfetta: qualche millimetro nella zona della cerniera, quando il Fold4 è chiuso, resta visibile, ma

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