
Questa rivoluzionaria penna stampata 3D riesce a scopre il Parkinson prima della comparsa dei sintomi
Un paziente siede al Ronald Reagan UCLA Medical Center, davanti a un computer. Impugna una penna, ma non è una penna qualunque. Non scrive su carta. Non lascia segni visibili. Scrive nel vuoto, ma ogni movimento della mano viene trasformato in dati neurologici. Quella penna è frutto del lavoro di un team di bioingegneri dell’Università...
Un team della UCLA ha sviluppato una penna stampata in 3D che, grazie a un inchiostro magnetico, rileva i micro-movimenti della mano per diagnosticare precocemente il morbo di Parkinson
7 Giugno 2025
©UCLA
Un paziente siede al Ronald Reagan UCLA Medical Center, davanti a un computer. Impugna una penna, ma non è una penna qualunque. Non scrive su carta. Non lascia segni visibili. Scrive nel vuoto, ma ogni movimento della mano viene trasformato in dati neurologici.
Quella penna è frutto del lavoro di un team di bioingegneri dell’Università della California. È stata stampata in 3D, non ha bisogno di batterie né alimentazione, e racchiude al suo interno un’innovazione che potrebbe cambiare radicalmente il modo in cui il morbo di Parkinson viene diagnosticato, soprattutto nei Paesi dove l’accesso a cure specialistiche è limitato.
Come funziona? Invece dell’inchiostro tradizionale, la penna utilizza un ferrofluido, una sospensione liquida di minuscole particelle magnetiche. La punta, realizzata con particelle di neodimio in un corpo di silicone
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