
Portabici e portasci: sospese le discusse circolari in attesa del TAR
Buone notizie per i possessori di portabici e portasci che erano stati messi fuori legge: il Consiglio di Stato ha sospeso le discusse circolari del MIT in attesa delle udienze di merito al TAR
Il Consiglio di Stato ha messo a segno un punto a favore dei costruttori di portabici e portasci, nonché dei possessori di questi dispositivi, sospendendo le contestatissime circolari del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che, nel tentativo di ridefinire le caratteristiche e le modalità di installazione sulle automobili delle strutture portabiciclette e portascì e applicate a sbalzo posteriormente, o sul gancio di traino a sfera, le ha di fatto complicate, imponendo (per le aziende) limiti dimensionali impossibili da rispettare e (per i consumatori) il collaudo presso la Motorizzazione Civile, pena l’applicazione di salatissime multe. La partita non è ancora chiusa perché adesso si andrà al TAR, ma intanto tornano momentaneamente in vigore le norme precedenti alle discusse circolari.
PORTABICI DA GANCIO TRAINO: LA VECCHIA NORMATIVA
Negli ultimi anni i portabici (e i portasci) da gancio traino avevano scavalcato nelle preferenze degli utenti le strutture applicate sul tetto, perché più pratiche e più sicure, conquistando il mercato di riferimento. Fino all’uscita della circolare MIT n. 25981 del 6 settembre 2023, i portabici da gancio traino regolarmente omologati potevano essere liberamente utilizzati senza
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