Pompei: nuovi scheletri rivelano una nuova causa di morte oltre all’eruzione del Vesuvio
La distruzione di Pompei causata dall’eruzione del Vesuvio circa 2.000 anni fa fu un momento assolutamente devastante nella storia dell’umanità.
Molti degli abitanti dell’antica città romana rimasero asfissiati e sepolti nella cenere e nella pomice che piovvero durante le prime 18 ore dell’eruzione, oppure morirono all’istante a causa dell’intenso calore delle ondate piroclastiche che in seguito travolsero la città. Lo scavo di due scheletri appena scoperti rivela ora che c’era un altro fattore in gioco che ha reso le cose ancora peggiori. Questi sfortunati individui sono stati schiacciati dalla caduta di muri destabilizzati dai terremoti simultanei che hanno devastato l’area circostante. “Queste complessità sono come un puzzle in cui tutti i pezzi devono incastrarsi per svelare il quadro completo”, afferma il vulcanologo Domenico Sparice dell’INGV-Osservatorio Vesuviano in Italia. “Abbiamo dimostrato che la sismicità durante l’eruzione ha avuto un ruolo significativo nella distruzione di Pompei e, probabilmente, ha influenzato le scelte dei pompeiani che hanno affrontato una morte inevitabile.” Sebbene il sito moderno di Pompei sia rinomato per il livello di dettaglio con cui i suoi cittadini sono stati preservati nei
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