Piantedosi blocca le Ong: “Non ci faremo carico delle vostre navi”

Piantedosi blocca le Ong: "Non ci faremo carico delle vostre navi"ilgiornale.it

Matteo Piantedosi non torna indietro e tiene la barra dritta: le navi delle ong non entreranno nelle acque territoriali italiane. Il ministro dell’Interno che si è da poco insediato al Viminale non ha tentennamenti o ripensamenti e attraverso un’intervista rilasciata al Corriere della sera ha ribadito che la responsabilità della gestione dei migranti a bordo delle navi che si trovano nel Mediterraneo è dello Stato di bandiera. Il ministro si rifà al diritto internazionale e alle convenzioni internazionali, tutto ciò sul quale negli ultimi anni è stato chiuso un occhio, forse anche due. E i risultati si vedono: così come indica il cruscotto giornaliero degli sbarchi del Viminale aggiornato al 31 ottobre, in Italia dall’inizio dell’anno sono sbarcati 85mila migranti. Considerando i ritmi di sbarco, non è da escludersi che senza un intervento deciso si arrivi a 100mila entro fine dicembre. Degli 85mila sbarcati, meno di 200 sono stati ricollocati.

Piantedosi sbarra la strada alle ong

E un primo intervento Matteo Piantedosi l’ha attuato fin dai giorni immediatamente successivi al suo insediamento: di concerto con la Farnesina, ha inviato una nota vocale ai Paesi di bandiera informandoli del nuovo corso dell’Italia. “Abbiamo agito sin da subito per dare un segnale immediato agli Stati di bandiera: non possiamo farci carico dei migranti raccolti in mare da navi straniere che operano sistematicamente senza alcun preventivo coordinamento delle autorità”, ha dichiarato il ministro al Corsera. Parole definite e senza possibilità di interpretazione da parte di Piantedosi, che dopo anni di anarchia ha messo un freno alla tracotanza delle navi ong.

Certo, numeri alla mano la percentuale di migranti portati in Italia dalle navi civili è minoritaria rispetto a quelli che sbarcano autonomamente o che vengono intercettati

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