
Peste suina nei supermercati Lidl? “prodotti con carne infetta ritirati in silenzio”, cosa è cambiato dalla denuncia di Report
Una lettera per il ritiro dal mercato inviata dalla Lild ai suoi clienti professionali (e non ai consumatori) svelò un mese fa l’arcano: prodotti a base di maiale contaminati dal virus della peste suina erano arrivati sugli scaffali dei punti vendita Lidl. Senza che l’azienda mettesse cartelli nelle filiali. A rivelarlo fu il servizio di...
Dalla puntata di Report del 17 novembre emerse anche che prodotti a base di carne suina contaminati dal virus della peste suina erano arrivati sugli scaffali dei punti vendita Lidl. Cosa è accaduto da allora?
Una lettera per il ritiro dal mercato inviata dalla Lild ai suoi clienti professionali (e non ai consumatori) svelò un mese fa l’arcano: prodotti a base di maiale contaminati dal virus della peste suina erano arrivati sugli scaffali dei punti vendita Lidl. Senza che l’azienda mettesse cartelli nelle filiali.
A rivelarlo fu il servizio di Giulia Innocenzi per la puntata di Report del 17 novembre scorso, dal quale emersero ancora una volta tutte le terribili pratiche negli allevamenti, tra carcasse mai rimosse e strutture che cadono a pezzi, nel desolante quadro della gestione dell’emergenza peste suina africana in Italia.
Ma cosa è accaduto da allora? Se la scorsa estate, la peste suina è entrata per la seconda volta negli allevamenti del Nord Italia, colpendo soprattutto in Piemonte e Lombardia, anche a causa di cattive pratiche e scarsa igiene in alcuni impianti, negli ultimi mesi si sono registrati 31 focolai
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