Perquisizione a casa Dell’Utri sulle stragi di mafia del ’93: “Bombe per favorire l’ascesa di Berlusconi”
L’abitazione di Marcello Dell’Utri è stata perquisita su disposizione della procura di Firenze nell’ambito dell’inchiesta sui mandanti delle stragi di mafia del 1993. La notizia, riportata dal quotidiano la Repubblica, viene confermata da fonti della procura sull’attività svolta mercoledì dagli investigatori della Dia di Firenze e di Milano.
La perquisizione ha riguardato anche gli uffici di Dell’Utri a Milano, con il sequestro di elementi ritenuti utili per le indagini. L’indagato verrà inoltre interrogato a Firenze il 18 luglio.
L’accusa verso Dell’Utri: “Le stragi per favorire l’ascesa di Berlusconi”
Repubblica spiega che la procura di Firenze ritiene che Dell’Utri abbia istigato e sollecitato il boss Graviano “a organizzare e attuare la campagna stragista e, comunque, a proseguirla, al fine di contribuire a creare le condizioni per l’affermazione di Forza Italia, fondata da Silvio Berlusconi, al quale ha fattivamente contribuito Dell’Utri, nel quadro di un accordo, consistito nello scambio tra l’effettuazione, prima, da parte di Cosa nostra, di stragi, e poi, a seguito del favorevole risultato elettorale ottenuto da Berlusconi, a fronte della promessa da parte di Dell’Utri, che era il tramite
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