Perché l’occidente non dichiara la dittatura?

Ho sempre sostenuto che la violenza di un sistema sia inversamente proporzionale alla sua forza. E non cambio certo idea solo perché questa violenza mi è entrata in casa.

Sono e resto convinto che questa classe dirigente stia boccheggiando e che i toni criminali con cui si sta cercando di imporre un trattamento sanitario obbligatorio – per giunta anticostituzionale – denotino una profonda paura che il piano non riesca. Nella timeline di Twitter ho intravisto una domanda “Perché non hanno il coraggio di ufficializzare la dittatura?”. E a me viene una sola risposta: non ne hanno la forza.

Questo può sembrare strano a chi giustamente condanna le nuove limitazioni e il super green pass, sottolineandone le numerose violazioni. Ma d’altra parte, osservandole nel dettaglio, si prevedono sanzioni tutto sommato blande per chi trasgredisce. Non saranno blande per sempre. O per meglio dire, la progressione avverrà gradualmente, seguendo il meccanismo della cosiddetta Finestra di Overton. Cosa che non avviene in una tirannia laddove, nel momento in cui si decidono determinate cose, divengono subito effettive e dunque il suddito o si adegua o fa una brutta fine.

D’altra parte la domanda è: considerando che la Cina condanna a morte per reati che qui in Italia al massimo si risolverebbero in un ammenda e aggiungendovi che il sistema di diritti sociali e civili non è neanche lontanamente paragonabile a quello occidentale, per quale motivo la Cina si è potuta permettere di requisire, per decenni, i diritti dei cittadini mentre l’Occidente non ha il coraggio di farlo apertamente?

La forza di quella che ormai si candida a diventare la prima potenza quantomeno economica del mondo è presto spiegata: è un sistema che ha tirato fuori dalla miseria settecento milioni di persone. Il cinese medio non è che gradisca il Partito Comunista. E’ semplicemente consapevole che l’alternativa sarebbe molto peggiore, cioè il ritorno ai signori della guerra, la disgregazione della Cina e quant’altro, con tutto ciò che ne conseguirebbe. Credere che una dittatura non risponda al popolo è un errore. La differenza con la democrazia è che mentre essa segue una prassi scritta con tempi e modi, nelle dittature ciò non avviene. Ma una tirannia ha comunque bisogno del consenso popolare che, viceversa, rovescerebbe con una certa facilità il capo. Di conseguenza, il sistema cinese è sicuramente orrendo per chi è abituato a vivere in Occidente. Nondimeno è un sistema sano.

Viceversa, l’Occidente è un malato incurabile di cancro. L’oncologo serio e professionale, di fronte ad un paziente che, in condizioni simili, sta per tirare le cuoia, non gli dice “Le restano solo pochi mesi di vita”. Quella è roba da film e fiction. Cerca di curarlo, di dargli speranza, pur sapendo per primo che quel paziente – che a sua volta ne è intimamente consapevole – è condannato a morte. Non di rado però il paziente riesce ad allungare le sue prospettive, finché riesce a tirare avanti e muore più tardi del previsto. Ma prima o poi, tira le cuoia.

Il cancro da cui è affetto l’Occidente è semplice: debito. Una montagna di carta enormemente superiore alla quantità di beni e servizi prodotti dalle classi politiche che attesta una verità incontestabile: ci sono troppe persone per poche risorse. Se quella montagna franasse, tutti i paesi occidentali sprofonderebbero nel Quarto Mondo. Ho detto Quarto e non Terzo perché perlomeno nel Terzo Mondo ci sono un sacco di materie prime mentre qui in Europa non abbiamo neanche quelle. Anche le numerose concessioni che sono state fatte, a partire dal semplice concetto di democrazia liberale, nascono dal problema di troppe persone per poche risorse: la democrazia moderna non è stata una concessione dall’alto ma un momento di debolezza del sistema che, non avendo risorse che bastassero per tutti, è dovuto scendere a compromessi col popolo.

In una condizione del genere, è del tutto impensabile che l’Occidente decida di dichiarare ufficialmente una dittatura, facendola finita con tutte le scemenze radical chic per non avere il coraggio di dire una cosa semplicissima che invece la Cina ha detto senza problemi ai suoi: siete troppi, le risorse non ci bastano per sfamare tutti, da oggi smettetela di fare più di un figlio a persona sennò vi impicchiamo. Se ciò avvenisse, seguirebbe una violenta reazione a cui le classi dirigenti occidentali, non godendo del consenso del sistema cinese, non riuscirebbero a reagire.

Si andrà avanti, di balla in balla, fin quando il deep state americano non avrà conseguito il suo scopo: riprendersi tutto ciò che col piano Marshall è stato elargito in chiave antisovietica ai paesi europei. E stavolta non ci sarà nessuno a salvarci perché mentre l’URSS quantomeno era una speranza per i popoli europei ridotti in miseria, la Cina o la Russia dovrebbero porsi come sponda di un’Europa ingrassata ma non muscolosa, poco disposta a ridurre drasticamente il proprio tenore di vita, sia economico che sociale.

Se i paesi occidentali si sono dovuti inventare una pandemia per sopravvivere, invece di usare metodi cinesi, vuol dire che il sistema su cui si reggono è debole. E questo è un punto a favore di chi avesse le idee chiare su come scalarlo e conquistarlo.

FRANCO MARINO
Fonte: Il Detonatore.it

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