Perché adesso tutti vogliono i Cavalier King Charles Spaniel, cani brachicefali che sviluppano endocardiosi mitralica
Dopo i Corgi in UK (e non solo in UK), adesso si rischia un boom di Cavalier King Charles Spaniel. Il motivo risiede semplicemente nel loro nome. Ma, come per tante altre mode, le conseguenze possono essere pericolose. Si tratta, infatti, di una razza brachicefala che sviluppa nella maggior parte dei casi una patologia cardiaca nota come endocardiosi mitralica. La razza è ritenuta dall’ente cinofilo inglese The Kennel Club vulnerabile
Con la dipartita della Regina Elisabetta II il mercato dei cuccioli di razza ha avuto un’impennata nel Regno Unito con una domanda senza precedenti di cani Corgi, razza particolarmente amata dalla defunta sovrana.
Adesso, con il Re Carlo III a capo della monarchia inglese, nel Paese le richieste di cani con pedigree potrebbero orientarsi, mettono in guardia i media in UK, verso un brachicefalo: il Cavalier King Charles Spaniel.
Il motivo? Semplice. Quasi banale. Un cane reale con un nome così vicino al sovrano. Definito vulnerabile dallo stesso Kennel Club britannico il Cavalier King Charles Spaniel è una razza che presenta la sindrome BAOS o sindrome Brachicefalica delle prime vie aeree, un insieme di patologie legate a una selezione genetica decisa interamente dall’uomo. Tale sindrome provoca nell’animale gravi difficoltà respiratorie, problemi nella deglutizione, apnee notturne e molto altro.
Ma il Cavalier King Charles Spaniel è incline a varie patologie tra cui l’endocardiosi o insufficienza mitralica, una malattia cardiaca molto diffusa negli esemplari di questa razza.
L’insufficienza mitralica, conosciuta anche come malattia valvolare cardiaca cronica (CVHD) o endocardiosi mitralica,
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