Pepsi rivede (al ribasso) i proprio obiettivi ambientali: cosa cambia davvero su clima, plastica e agricoltura
Un tempo le aziende facevano annunci di sostenibilità per segnare traguardi ambiziosi, oggi iniziano a rimodularli. È il caso di Pepsi, colosso globale del food & beverage, che ha annunciato il 22 maggio un’importante revisione dei propri obiettivi ESG, in particolare quelli legati a clima, imballaggi, agricoltura e gestione dell’acqua. Il cambiamento più significativo è...
L’azienda multinazionale statunitense aggiorna i suoi obiettivi ESG, rinviando di dieci anni il traguardo net zero e ridimensionando le ambizioni su plastica e riutilizzo
27 Maggio 2025
@Canva
Un tempo le aziende facevano annunci di sostenibilità per segnare traguardi ambiziosi, oggi iniziano a rimodularli. È il caso di Pepsi, colosso globale del food & beverage, che ha annunciato il 22 maggio un’importante revisione dei propri obiettivi ESG, in particolare quelli legati a clima, imballaggi, agricoltura e gestione dell’acqua. Il cambiamento più significativo è il rinvio del raggiungimento delle emissioni nette zero di gas serra lungo tutta la catena del valore, posticipato dal 2040 al 2050.
Una decisione che, secondo quanto comunicato dalla stessa azienda, nasce dalla volontà di adottare un approccio “più realistico” a causa di “fattori esterni” che ostacolerebbero i progressi. Tra questi: infrastrutture di riciclo inadeguate, elettrificazione dei trasporti ancora limitata e politiche governative non uniformi. Insomma, ostacoli sistemici, ma che suscitano più di un interrogativo sulla reale portata dell’impegno
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