
Pensioni, italiani apatici e incerti
Solo un quarto degli intervistati da Moneyfarm partecipa attivamente alla previdenza integrativa nonostante la realtà delle pensioni italiane
Nonostante l’incertezza normativa e la complessità delle disposizioni in materia previdenziale, gli italiani, a qualunque età, sembrano avere le idee piuttosto chiare su quando vorrebbero smettere di lavorare e sull’ammontare dell’assegno pensionistico desiderato. Ma devono confrontarsi con una realtà che spesso limita la realizzazione dei loro desideri in materia di pensioni.
Secondo un sondaggio condotto da Moneyfarm, una società di consulenza finanziaria con un approccio digitale, solo il 6% degli intervistati non ha mai pensato al momento in cui vorrebbe andare in pensione. Il 41% desidererebbe smettere di lavorare entro i 60 anni, mentre il 25% punta a farlo entro i 65. Un 15% vorrebbe interrompere l’attività lavorativa immediatamente, mentre un 7% sarebbe disposto a continuare a lavorare oltre l’età pensionabile, motivato da entusiasmo o necessità. Solo il 5% lascerebbe la scelta all’ordinamento italiano in materia di pensioni, optando per il ritiro esattamente al raggiungimento del requisito pensionistico, attualmente fissato a 67 anni per la vecchiaia, con alcune possibilità di flessibilità come la Quota 103, confermata anche per il 2024 con penalizzazioni sull’importo dell’assegno.
Dati che vanno in decisa controtendenza rispetto ai
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