
Paracetamolo: e se il farmaco più utilizzato al mondo fosse prodotto da plastica riciclata?
Il paracetamolo, uno dei farmaci più usati al mondo per combattere febbre e dolore, potrebbe presto avere un’origine molto diversa da quella che conosciamo oggi. Un team di ricercatori dell’Università di Edimburgo ha dimostrato che è possibile produrlo partendo da bottiglie di plastica riciclate, grazie all’aiuto di batteri geneticamente modificati. Lo studio, pubblicato a giugno...
Un team di ricercatori scozzesi ha sviluppato un metodo per produrre paracetamolo a partire da plastica riciclata, utilizzando batteri geneticamente modificati
17 Luglio 2025
Il paracetamolo, uno dei farmaci più usati al mondo per combattere febbre e dolore, potrebbe presto avere un’origine molto diversa da quella che conosciamo oggi. Un team di ricercatori dell’Università di Edimburgo ha dimostrato che è possibile produrlo partendo da bottiglie di plastica riciclate, grazie all’aiuto di batteri geneticamente modificati.
Lo studio, pubblicato a giugno sulla rivista Nature Chemistry, apre scenari sorprendenti sulla possibilità di trasformare i rifiuti in risorse preziose per la salute.
Attualmente il paracetamolo (noto anche come acetaminofene) è sintetizzato a partire da derivati del petrolio. Il nuovo metodo sviluppato dal gruppo di ricerca guidato dal professor Stephen Wallace propone invece un approccio completamente diverso: partire dal polietilene tereftalato (PET), la plastica comunemente usata nelle bottiglie e negli imballaggi, per ottenere un precursore chimico del farmaco attraverso un processo a basse emissioni.
Il ruolo dell’Escherichia
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