Pulcini agonizzanti e polli deformi: svelato l’orrore in un allevamento di polli che rifornisce Lidl in Germania

indagine equalia

Cosa si cela dietro la carne di pollo venduta nei supermercati Lidl? Troppa sofferenza e crudeltà, che tendiamo a ignorare. A confermare le terribili condizioni in cui versano gli allevamenti avicoli che riforniscono la nota catena di discount una nuova inchiesta realizzata dalla Ong spagnola Equalia. Le scene immortalate dagli attivisti in uno stabilimento della...

La sovranità alimentare non dovrebbe favorire le lobby agricole, ma il diritto a un cibo sano, locale e sostenibile

agricoltura

Sono in tanti in questi giorni ad esprimere le proprie perplessità sul concetto di Sovranità Alimentare che il neo Governo rischia di snaturare, affibbiandogli il significato di sovranismo e nazionalismo. Ve ne abbiamo già parlato in un precedente articolo. Leggi anche: Cos’è davvero la sovranità alimentare (e perché non ha niente a che fare con...

La gorilla più triste del mondo si chiama Bua Noi ed è rinchiusa da oltre 30 anni in un centro commerciale di Bangkok

Bua Noi

30 milioni di baht, l’equivalente di 790.000 euro. Questo potrebbe essere il prezzo della libertà per la femmina di gorilla Bua Noi, l’ultimo esemplare della Thailandia, rinchiusa da oltre 30 anni in una sudicia gabbia di cemento in un centro commerciale di Bangkok. La gorilla più triste del mondo è arrivata a Bangkok quando aveva...

Infestazioni di cimici: perché dovresti “spegnere le luci” quando entri nella stanza di un hotel

cimici in albergo

Siamo appena arrivati nella stanza d’albergo, esausti dopo un lungo viaggio, e tutto quello che desideriamo è collassare sul materasso e riposare un po’. Ma come essere sicuri che il letto non sia già “occupato” da ospiti indesiderati? Cimici da letto potrebbero annidarsi fra le lenzuola e rovinare il nostro momento di riposo. Ma non...

Virginia Woolf e i giovani di Bloomsbury si raccontano in una mostra

133929 2 National Portrait Gallery London

Era il 1904 quando Virginia Stephen, non ancora Woolf, e i fratelli Vanessa, Thoby e Adrian, rimasti orfani, lasciarono l’altolocato Kensington per trasferirsi nel quartiere di Bloomsbury dove, già l’anno dopo, un nutrito gruppo di giovani donne e uomini iniziò a incontrarsi nell’edificio al 46 di Gordon Square per inventare una vita nuova e libera. Fino al 12 dicembre quel cenacolo nel quale attecchirono nuove forme di vita e di pensiero che avrebbero cambiato i principi vittoriani e il forte spirito patriarcale di cui era ancora intriso il ventesimo secolo, rivivrà a Roma grazie alla mostra Virginia Woolf e Bloomsbury. Inventing Life, un progetto del Museo Nazionale Romano e della casa editrice Electa, realizzato in collaborazione con la National Portrait Gallery di Londra.George Charles Beresford, Virginia Woolf, 1902, stampa istantanea vintage, 10.8 x 15.2 cm, Londra, National Portrait Gallery © National Portrait Gallery, London Il percorso, allestito negli ambienti di Palazzo Altemps - nato come casa nobiliare nel cuore di Roma che ha ospitato prestigiosi salotti letterari e accolto in passato una prestigiosa biblioteca, oltre ad assistere, nella cui chiesa della Clemenza e di Sant’Aniceto custodita al suo interno, alle nozze tra Gabriele D’Annunzio e Maria Hardouin di Gallese nel 1883 - è ideato e curato da Nadia Fusini in collaborazione con Luca Scarlini. Il racconto delle figure di Bloomsbury prende vita nelle cinque “stanze” - le stesse che Virginia Woolf intendeva come spazi segreti, protetti, nei quali affermare la propria identità e creare la propria libertà - allestite a Palazzo Altemps. E il pubblico è invitato a condividere con i giovani intellettuali che si incontravano nelle stanze delle sorelle Stephen quelle stesse predilezioni artistiche, le relazioni romantiche, le esperienze lavorative innovative, le motivazioni sociali. Tra gli ospiti vi erano anche John Maynard Keynes, che ha rivoluzionato il pensiero economico gettando le basi del welfare state, e Roger Fry, critico e pittore, che ha dato vita a un’altra maniera di guardare e creare opere d’arte. Ma a brillare era Virginia Woolf, la scrittrice che apre al Modernismo, "l’artista che grazie all’accorto uso della lingua costruisce mondi di visione, come i pittori creano mondi di pensiero con il colore e il pennello" come scrive Nadia Fusini nel saggio dal catalogo. Ray Strachey, Vanessa Bell, fine anni ‘20, Olio su cartone, 40.6 x 55.9 cm, Londra, National Portrait Gallery, dono di Barbara Strachey (Halpern, già Hultin), 1999 © National Portrait Gallery, LondonSe la mostra si apre con un esplicito riferimento al saggio di Virginia Woolf pubblicato nel 1929, in una sezione interamente dedicata alla scrittrice inglese, un verso tratto da Pene d’amore perdute di Shakespeare dà il titolo alla stanza dedicata ai personaggi di Bloomsbury, nella quale eccellenti prestiti della National Portrait Gallery di Londra consentono di raccontare le vite di queste persone speciali, eccentrici. E l’amore si percepisce nell’aria come una libertà creativa, che si esprime attraverso le invenzioni decorative che trasformano armadi, tavoli, sedie, poltrone in opere d’arte. Lady Ottoline Morrell, Simon Bussy, Vanessa Bell, Duncan Grant, 1922, stampa vintage al bromuro, 33.7 x 28.6 cm, National Portrait Gallery, Londra, acquistato con l’aiuto dei Friends of the National Libraries e di Helen Gardner Bequest, 2003 © National Portrait Gallery, LondonSe la terza sezione, Hogarth Press, ricostruisce la storia della casa editrice fondata nel 1915 quando Leonard e Virginia Woolf decidono di comprare una pressa, Roger Fry e il post impressionismo guidano il pubblico nella quarta stanza. Il critico d’arte, storico, pittore Roger Fry ha fatto scoprire al suo paese la grande pittura francese moderna. Tra il 1910 e il 1911 porta in mostra a Londra ventuno Cézanne, trentasette Gauguin, venti Van Gogh, tra cui i girasoli, e ancora Picasso e Matisse. Virginia Woolf e molti dei giovani di Bloomsbury riconoscono la portata rivoluzionaria di quei lavori. Ma Roger Fry fece di più. Fu lui a fondare nel 1913 un atelier sotto la direzione di Vanessa Bell e di Duncan Grant, una bottega dove gli artisti creavano in modo anonimo oggetti belli concepiti per portare gioia nella vita quotidiana. Purtroppo l’avventura durerà solo sei anni, spezzata dalla guerra. L’ultima sezione della mostra, Omega Workshops, ricorda questi sei anni che hanno cambiato il gusto del tempo durante i quali la Gran Bretagna ha accolto nel design e nella moda le suggestioni della pittura e dalla letteratura francese. Per raccontare, approfondire e celebrare l’affascinante storia del gruppo di Bloomsbury il Museo Nazionale Romano e la casa editrice Electa con il sostegno dell’Italian Virginia Woolf Society propongono un articolato programma di eventi culturali legati alle tematiche della mostra, mentre Nadia Fusini e Luca Scarlini incontreranno il pubblico a Palazzo Altemps in un ciclo di appuntamenti. Leggi anche:• Virginia Woolf e Bloomsbury. Inventing life