
Orsi a rischio: non solo ordinanze di morte e incidenti stradali, ora sono minacciati anche da esche avvelenate
Nelle ultime settimane, abbiamo assistito all’uccisione dell’orsa Kj1 in Trentino e alla morte di un orso bruno marsicano investito in Abruzzo. Episodi che ci hanno ricordato ancora una volta quanto sia critica la situazione di questi animali e quanto ci sia ancora da fare per tutelarli. Come se non bastasse tutto questo, a mettere in...
Dopo l’incidente stradale mortale dei giorni scorsi di cui è stato vittima un orso bruno marsicano, in Abruzzo sono state scoperte esche avvelenate che hanno causato la morte di sei cani e due volpi e rappresentano un serio pericolo anche per i plantigradi
Nelle ultime settimane, abbiamo assistito all’uccisione dell’orsa Kj1 in Trentino e alla morte di un orso bruno marsicano investito in Abruzzo. Episodi che ci hanno ricordato ancora una volta quanto sia critica la situazione di questi animali e quanto ci sia ancora da fare per tutelarli.
Come se non bastasse tutto questo, a mettere in pericolo la sopravvivenza degli orsi e di altre specie del nostro territorio si aggiunge ora un nuovo pericolo: l’uso di esche avvelenate.
Negli ultimi sei giorni, nella frazione di Carrito, a Ortona dei Marsi, all’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, sono stati trovati morti sei cani e due volpi, vittime proprio di esche avvelenate disseminate nel bosco. Esche che, potenzialmente, sono una minaccia anche per gli orsi marsicani che frequentano l’area. Questi animali, già fortemente minacciati dalla
LaCittaNews è un motore di ricerca di informazione in formato magazine, aggrega e rende fruibili, tramite le sue tecnologie di ricerca, in maniera automatica, gli articoli più interessanti presenti in Rete. LaCittaNews non si avvale di nessuna redazione editoriale. => DISCLAIMER