“Non c’è tempo da perdere!”: appello disperato per 32 migranti bloccati su piattaforma petrolifera nel Mediterraneo
Un dramma umanitario si sta consumando nel Mediterraneo centrale, dove 32 migranti, tra cui donne e bambini, sono bloccati da giorni su una piattaforma petrolifera in acque internazionali al largo delle coste tunisine. La situazione è disperata: un migrante è già deceduto, mentre gli altri sono esposti alle intemperie, senza cibo né acqua, in balia...
32 migranti, tra cui donne e bambini, sono bloccati da giorni su una piattaforma petrolifera al largo della Tunisia. Un morto, condizioni disperate e appelli urgenti alle autorità europee per un intervento di soccorso immediato
@seawatchitaly (IG)
Un dramma umanitario si sta consumando nel Mediterraneo centrale, dove 32 migranti, tra cui donne e bambini, sono bloccati da giorni su una piattaforma petrolifera in acque internazionali al largo delle coste tunisine. La situazione è disperata: un migrante è già deceduto, mentre gli altri sono esposti alle intemperie, senza cibo né acqua, in balia di un mare in burrasca.
La piattaforma Miskar, di proprietà della multinazionale inglese British Gas, non è attrezzata per accogliere persone in difficoltà e i migranti si trovano ammassati su un ponte, rannicchiati in coperte per cercare di ripararsi dal freddo e dalle onde.
L’allarme è stato lanciato da Alarm Phone, il servizio telefonico che fornisce assistenza ai migranti in difficoltà nel Mediterraneo, dopo che la piattaforma è stata monitorata dall’aereo civile Seabird dell’Ong Sea-Watch Italy che, insieme all’ Ong Mediterranea Saving Humanslanciato, ha lanciato
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