Nigeria, i media locali annunciano: «Libere le 317 studentesse rapite da uomini armati a scuola»

Le ragazze ora si troverebbero nel palazzo dell’emiro di Anka. Ma le autorità frenano: «Le giovani non sono ancora al sicuro, gli sforzi continuano»

Sono libere o no? Stanno davanti alla scuola da questa mattina: mamme e papà aspettano con trepidazione notizie delle loro ragazze, oltre 300, rapite la scorsa settimana, prelevate con la forza da uomini armati dal loro istituto, a Jangebe, nello stato di Zamfara, nel Nord-ovest della Nigeria. Media locali stamattina hanno annunciato che le giovani sono state rilasciate ma nel pomeriggio le autorità locali frenano gli entusiami. L’assessore alla sicurezza dello stato di Zamfara, Abubakar Mohammed Dauran, nega che le studentesse siano già state liberate. Un collaboratore del governatore Bello Matawalle ha detto che gli sforzi sono ancora in corso per mettere le ragazze in sicurezza. Anche il commissario di polizia di Zamfara dice che le giovani non sono ancora state salvate e invita la gente del posto a non tenere in considerazione «qualsiasi fake news riguardante la liberazione delle studentesse».
La notizia del rilascio, diffusa da Naija News, e confermata da una sedicente fonte governativa a Channel Television e dal consulente internazionale per l’anti-terrorismo, David Otto Endeley.

Le ragazze, ha precisato Endeley, si trovano ora nel palazzo dell’emiro di Anka, da dove verranno presto trasferite a Gusau, nella capitale di Zamfara.

Proprio stamattina, al termine dell’Angelus, Papa Francesco aveva invitato a pregare per le studentesse: «Cari fratelli e sorelle unisco la mia voce a quella dei vescovi della Nigeria per condannare il vile rapimento di 317 ragazze portate via dalla loro scuola. Preghiamo per queste ragazze perché possano presto tornare a casa. Sono vicino alle loro famiglie e a loro stesse. Preghiamo insieme. Preghiamo la Madonna perché le custodisca».
Fonte: Corriere

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