“Nessun Paese è immune dalla siccità”: allora perché non trasformiamo l’acqua del mare in acqua potabile?

Più di 10milioni di persone in Italia sono esposte a un grave degrado del territorio, che porterà a maggiore siccità e desertificazione: sono i dati dell’UNCCD, la Convenzione delle Nazioni Unite per combattere la desertificazione, secondo cui ogni secondo nel mondo l’equivalente di quattro campi di calcio di terreno sano viene deteriorato, per un totale...

Oggi è la Giornata mondiale per combattere desertificazione e siccità e si snocciolano dati allarmanti per il mondo, Italia compresa, complici in primis il consumo del suolo e le pratiche agricole intensive. Su molti fronti si parla di dissalatori come soluzione che potrebbe risolvere l’emergenza siccità. Ma lo è davvero? O si aggiungerebbe un problema al problema?

Più di 10milioni di persone in Italia sono esposte a un grave degrado del territorio, che porterà a maggiore siccità e desertificazione: sono i dati dell’UNCCD, la Convenzione delle Nazioni Unite per combattere la desertificazione, secondo cui ogni secondo nel mondo l’equivalente di quattro campi di calcio di terreno sano viene deteriorato, per un totale di 100 milioni di ettari ogni anno.

È questo il quadro che ci arriva in occasione della Giornata della desertificazione e della siccità che si celebra ogni anno il 17 giugno e che nel 2024 ha come tema “Uniti per la terra: la nostra eredità. Il nostro futuro” per una gestione sostenibile del territorio.

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