Nel processo Depp-Heard la vera vincitrice è Camille Vasquez

Nel processo Depp-Heard la vera vincitrice è Camille Vasquezvanityfair.it

«C’è un molestatore in quest’aula e non è Johnny Depp». Le sue parole, pronunciate durante l’arringa finale davanti alla giuria, sono state le più riprese dai media di tutto il mondo. E se i sette giurati alla fine si sono espressi in favore del divo, il merito sicuramente è anche suo.

Lei, Camille Vasquez, avvocato a capo del team legale che difende Johnny Depp nel processo per diffamazione contro Amber Heard, in aula si è fatta notare fin da subito. E se durante le sei settimane di dibattimento la sua popolarità è esponenzialmente cresciuta, il merito è stato proprio delle sue capacità dialettiche, grazie alle quali più volte è riuscita a mettere all’angolo l’imputata.

Il suo piglio deciso durante gli interrogatori e le continue obiezioni mosse contro la ex moglie dell’attore hanno conquistato il popolo del web riunito sotto il cappello (a forma di hashtag) del #teamjohnny su Twitter e TikTok, e le hanno fatto guadagnare addirittura un hashtag tutto suo: #CamilleVasquez.

Ma nel frattempo, Camille, classe 1984, laurea in Scienze politiche e della comunicazione, e  socia dello studio legale Brown Rudnik specializzata in casi di diffamazione, si è fatta una reputazione anche nel gossip. Sono bastate le immagini che la mostravano molto empatica e umanamente vicina a Johnny Depp per far crescere il sospetto che tra l’avvocata e il suo cliente ci sia del tenero.

«La gente vuole sapere, sta uscendo con Johnny Depp? Può mettere le cose in chiaro?» le ha chiesto un cronista di TMZ. Lei, da brava esperta di comunicazione, ha risposto con una risata. Chi le è vicino dice che non c’è niente di vero, tutto inventato sulle piattaforme social. Dove nel frattempo la invocano come un idolo: «In un mondo di Amber Heard, sii una Camille Vasquez» scrivono.

Camille, dal canto suo, non commenta, ben conscia che la mondanità non è il suo territorio, e che più che a finire sui giornali di gossip, lei punta a farsi il nome nel suo ambiente. Ma se la sua popolarità servirà a spingere verso la professione legale anche solo una ragazza in più, allora ben vengano hashtag, tag e #teamCamilla vari.

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