Naltrexone: Potenziale terapeutico per long COVID e ME/CFS
Il farmaco naltrexone dimostra capacità nel correggere proteine difettose legate a long COVID e ME/CFS, offrendo speranza a milioni di pazienti.
Il Long COVID e il ME/CFS condividono una serie di sintomi, tra cui un’esaurimento debilitante. (simona pilolla 2/Shutterstock.com)
In una scoperta senza precedenti a livello mondiale, gli scienziati hanno riadattato un farmaco già esistente, il naltrexone, dimostrando il suo potenziale nel correggere le proteine difettose coinvolte nel long COVID. Questo farmaco, comunemente impiegato per trattare disturbi legati all’abuso di sostanze, potrebbe ora offrire speranza a milioni di persone affette da long COVID e ME/CFS.
Il long COVID, una condizione post-COVID-19, ha destato l’interesse della comunità scientifica per le sue somiglianze con la sindrome da fatica cronica, nota anche come encefalomielite mialgica/sindrome da fatica cronica (ME/CFS). Quest’ultima è spesso associata a sintomi debilitanti oltre alla fatica, portando circa un quarto dei pazienti a essere costretti a letto o a casa per lunghi periodi, secondo i Centers for Disease Control and Prevention.
Il team del National Center for Neuroimmunology and Emerging Diseases (NCNED) dell’Università di Griffith ha ampliato le
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