Nagorno-Karabakh, l’Azerbaigian lancia un’offensiva militare: pioggia di droni e missili sulle città
Questa mattina, l’esercito azero ha lanciato un’offensiva in diverse zone del Nagorno-Karabakh nell’ambito di un’operazione “anti-terroristica”.
Un’ulteriore escalation nella regione del Nagorno-Karabakh era nell’aria. Nelle scorse settimane, erano stati registrati movimenti di truppe e mezzi militari azeri nella regione montuosa del Caucaso a maggioranza armena. La regione si era autoproclamata indipendente dall’Azerbaigian dopo la caduta dell’Unione Sovietica, ma, in seguito alla guerra del 2020, l’esercito azero ha riconquistato buona parte del territorio. La situazione nella parte di Nagorno-Karabakh ancora sotto il controllo degli armeni è peggiorata negli ultimi mesi quando l’Azerbaigian ha bloccato il corridoio di Lachin, l’unica strada che collega la regione all’Armenia, dando il via a una crisi umanitaria. In seguito al blocco, i camion con gli aiuti umanitari e i rifornimenti di cibo non possono più raggiungere i centri abitati del Nagorgno-Karabakh.
L’offensiva azera in Nagorno-Karabakh
Questa mattina, l’esercito azero ha iniziato quella che ha definito un’operazione “anti-terroristica”. I cittadini armeni che non vogliono vivere sotto l’autorità di Baku, infatti, secondo la retorica azera, sono terroristi che devono essere riportati all’ordine. La situazione è ancora poco chiara, ma sul web
LaCittaNews è un motore di ricerca di informazione in formato magazine. LCN aggrega e rende fruibili, tramite le sue tecnologie di ricerca, in maniera automatica, gli articoli più interessanti presenti in Rete. LCN non si avvale di nessuna redazione editoriale. => DISCLAIMER