
Molto più di un trattato: a Ginevra si decide se il nostro futuro sarà ancora sommerso dalla plastica
Il tempo sta per scadere. Dal 5 al 14 agosto, a Ginevra, i rappresentanti di 179 Paesi sono riuniti per quello che potrebbe essere il negoziato finale per un trattato globale sulla plastica (INC-5.2). Un accordo legalmente vincolante che, per la prima volta, affronterebbe l’intera filiera della plastica, dalla sua produzione al suo smaltimento. Ma...
Delegati di 179 Paesi negoziano un accordo storico. Ma lo scontro tra chi vuole meno plastica e chi, come gli Stati petroliferi, frena sulla produzione e sul suo impatto sanitario, è durissimo
6 Agosto 2025
@GENetwork (X)
Il tempo sta per scadere. Dal 5 al 14 agosto, a Ginevra, i rappresentanti di 179 Paesi sono riuniti per quello che potrebbe essere il negoziato finale per un trattato globale sulla plastica (INC-5.2). Un accordo legalmente vincolante che, per la prima volta, affronterebbe l’intera filiera della plastica, dalla sua produzione al suo smaltimento. Ma il condizionale è d’obbligo, perché dopo cinque round negoziali fallimentari, l’ultimo a Busan in Corea del Sud, la strada è ancora in salita.
Sul tavolo dei delegati c’è un documento di 22 pagine, una bozza da analizzare riga per riga per dare forma a un futuro senza inquinamento da plastica. Un’urgenza non più rimandabile: il Global Risk Report 2025 ha inserito questa crisi tra i 10 rischi globali con gli
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