Milioni di misteriosi buchi sul fondale del Mare del Nord stupiscono gli scienziati
Nelle acque torbide del Mare del Nord, buche poco profonde punteggiano il fondale marino. Le fosse sono rotonde o ovali e hanno una larghezza che varia da pochi metri a più di 60 metri, ma sono profonde solo 11 centimetri. Alcune sembrano essersi fuse, creando depressioni oblunghe a forma di diagramma di Venn. I buchi […]
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Nelle acque torbide del Mare del Nord, buche poco profonde punteggiano il fondale marino. Le fosse sono rotonde o ovali e hanno una larghezza che varia da pochi metri a più di 60 metri, ma sono profonde solo 11 centimetri. Alcune sembrano essersi fuse, creando depressioni oblunghe a forma di diagramma di Venn.
I buchi nel fondale marino al largo delle coste della Germania sembravano associati a fuoriuscite di metano. Potrebbero però essere opera di focene in cerca di anguille. Tali pozzi si formano solitamente quando fluidi contenenti metano o altre acque sotterranee fuoriescono dal sedimento. Ma una nuova ricerca pubblicata su Communications Earth & Environment suggerisce che migliaia, e forse milioni, di pozzi nel Mare del Nord e altrove potrebbero effettivamente essere il lavoro delle focene in cerca di cibo. Il lavoro ha dimostrato che queste e altre megafauna potrebbero svolgere un ruolo importante nel modellare il fondale marino. Per anni, il geoscienziato Jens Schneider von Deimling dell’Università di Kiel è stato scettico sul fatto che i pozzi del Mare del Nord fossero formati da perdite di metano. Il
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