Miliardi senza limiti anche se la terra ce li fa vedere.

Iniziamo: la Sicilia è andata sott’acqua.
C’era Sanremo, non se ne parla.  Poi ci sono le elezioni regionali, bisogna fare endorsment per gente che non risolverà un problema, come sempre, bisogna caldeggiare quelli che diranno “è colpa di quelli di prima” e poi saranno loro, la prossima volta, quelli di prima.
Non se ne parla di quello che avviene per il clima.
Come non si parla di un mare di soldi. Anzi, un oceano di denaro. Mai visti tanti soldi nemmeno da chi li guadagna.

E già, mentre il 2022 sarà da ricordare per le enormi difficoltà che hanno affrontato milioni di persone in tutto il mondo per l’aumento del costo della vita, per le impennate dei prezzi del carburante, del cibo, delle materie prime oltre ai disastri causati dal clima e della guerra, l’anno passato è stato invece molto redditizio, su una scala senza precedenti, per l’industria dei combustibili fossili. Solo le cinque maggiori compagnie petrolifere occidentali hanno realizzato un totale di $ 200 miliardi di profitti.
Nella sfilata dei risultati annuali, pubblicati la scorsa settimana, i “cinque grandi” – Exxon, Chevron, Shell, BP e TotalEnergies – hanno tutti rivelato che l’anno scorso è stato il più redditizio nelle rispettive storie, poiché l’aumento del costo del petrolio e del gas, guidato in parte dall’invasione russa dell’Ucraina, ha contribuito a sovralimentare i ricavi.

Exxon, il colosso petrolifero con sede in Texas, ha aperto la strada con un profitto annuo record di $ 55,7 miliardi, portando a casa circa $ 6,3 milioni ogni ora l’anno scorso.
La Californiana Chevron ha registrato un profitto record di $ 36,5 miliardi, mentre Shell ha annunciato i migliori risultati dei suoi 115 anni di storia, un surplus di $ 39,9 miliardi. BP, un’altra società con sede a Londra, ha registrato un profitto di $ 27,7 miliardi. Anche la società francese Total ha registrato un record, con 36,2 miliardi di dollari.

Non appena verranno conteggiati i risultati del 2022, per le compagnie quotate in borsa, i profitti totali dovrebbero superare i 400 miliardi di dollari. Le cinque grandi compagnie petrolifere hanno già confermato che la maggior parte dei profitti eccezionali andranno in riacquisti di azioni proprie e dividendi. I 200 miliardi di dollari di profitti combinati equivalgono a circa cinque volte il budget annuale per gli aiuti esteri degli Stati Uniti, o circa il doppio di quanto il mondo ha dato all’Ucraina lo scorso anno in assistenza militare e umanitaria.

Il segretario generale delle Nazioni Unite, è stato sprezzante nei confronti dell’industria, in cui ha espresso incredulità per i “profitti mostruosi” delle compagnie di combustibili fossili, in un momento particolare in cui il mondo ha bisogno di tagliare rapidamente le sue emissioni per evitare il collasso climatico.
Guterres ha detto: “Il tuo prodotto principale è il nostro problema principale. Abbiamo bisogno di una rivoluzione delle energie rinnovabili, non di una rinascita autodistruttiva dei combustibili fossili”.

Anche se il lancio di energie rinnovabili come il solare e l’eolico sta acquisendo slancio in tutto il mondo, i paesi stanno ancora avanzando con numerosi progetti di “bombe al carbonio” che spingerebbero il mondo oltre i limiti di temperatura “sicuri” concordati. L’anno scorso, più di 1 trilione di dollari sono stati investiti in infrastrutture ed estrazione di combustibili fossili in tutto il mondo. Bernard Looney, amministratore delegato di BP l’anno scorso ha ammesso che “è possibile che stiamo ricevendo più denaro di quanto sappiamo con cosa farne”.

In totale, le grandi imprese del comparto energetico e agro-alimentare hanno più che raddoppiato i propri profitti nel 2022 rispetto alla media 2018- 2020, corrispondendo nell’anno passato 257 miliardi di dollari ai propri azionisti, mentre oltre 800 milioni di persone soffrivano la fame.

Un mare di soldi. I fossili sono come la disuguaglianza nel mondo che sembra essere l’altra cosa che non conosce crisi. I governi hanno forti responsabilità. Il Governo italiano, per esempio, investe in energia fossile molto di più rispetto a quanto faccia con energie rinnovabili.
Proprio in questi giorni, in TV si compie l’ennesima opera di greenwashing (un termine che identifica qualcosa che vuol passare come esser green ma in realtà non lo è affatto). La denuncia arriva da Greenpeace, che accende i riflettori sul ruolo di ENI, partner istituzionale della kermesse con la sua società Plenitude insieme a Costa Crociere e Suzuki. ENI, principale azienda italiana del petrolio e del gas, sarà infatti sponsor del festival, che sfrutterà per lanciare la nuova compagnia Plenitude.

Nel 2021 in Italia sono stati stanziati 41,8 miliardi di euro per le fonti fossili. Ben 7,2 miliardi di euro in più rispetto all’anno precedente. Nel 2022 i numeri sono ancora maggiori.
Nel mentre il clima distrugge. Basterebbe vedere cosa succede in questi giorni in Sicilia. Danni, risorse e disperazione. Senza considerare che non esiste un intervento strutturale che riduca la disparità, garantisca equità e redistribuisca ricchezza e potere.
Anzi, tagli per tutti, condoni, indulti, pace fiscale invece che tasse per i più ricchi.

Mentre qui parliamo di Sanremo, l’estensione dei ghiacci marini sia in Antartide che nell’Artico è già sotto i minimi della loro registrazione peggiore (che in entrambi i grafici viene riportata con la linea rossa). L’Antartide per la seconda volta scende sotto le 2 milioni di miglia quadrate mentre noi ci “facciamo” indignare dalla politica più imbarazzante della storia. Quello a cui non crediamo sta accadendo e noi facciamo ancora finta di non vedere. E il Nino sta arrivando.

Miliardi senza limiti anche se la terra ce li fa vedere

Fonti
https://www.theguardian.com/environment/2023/feb/09/profits-energy-fossil-fuel-resurgence-climate-crisis-shell-exxon-bp-chevron-totalenergies
https://www.oxfamitalia.org/wp-content/uploads/2023/01/Report-OXFAM_La-disuguaglianza-non-conosce-crisi_final.pdf
https://wid.world/news-article/climate-inequality-report-2023-fair-taxes-for-a-sustainable-future-in-the-global-south/

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