
Metti giù quei nuggets di pollo: le microplastiche nel cibo spazzatura potrebbero renderti depresso e ansioso
I cibi ultraprocessati sono ormai parte integrante della nostra alimentazione quotidiana: li troviamo ovunque e li consumiamo spesso senza renderci conto dei possibili rischi per la salute, che le ricerche scientifiche stanno evidenziando con sempre maggiore chiarezza. Una raccolta di quattro articoli scientifici pubblicati sulla rivista Brain Medicine mostra un possibile collegamento tra il consumo di...
Un nuovo studio mostra che gli alimenti ultra-processati, già noti per i loro effetti negativi sulla salute, contengono quantità preoccupanti di microplastiche che potrebbero raggiungere il cervello e danneggiare la salute mentale
I cibi ultraprocessati sono ormai parte integrante della nostra alimentazione quotidiana: li troviamo ovunque e li consumiamo spesso senza renderci conto dei possibili rischi per la salute, che le ricerche scientifiche stanno evidenziando con sempre maggiore chiarezza.
Una raccolta di quattro articoli scientifici pubblicati sulla rivista Brain Medicine mostra un possibile collegamento tra il consumo di alimenti ultra-processati (UPF), la presenza di microplastiche e l’aumento di disturbi mentali come depressione, ansia e insonnia.
Gli studi sono stati condotti da un gruppo internazionale di ricercatori provenienti dall’Università di Ottawa e dall’Università di Toronto in Canada, dalla Loma Linda University School of Medicine negli Stati Uniti, e dal Food & Mood Centre della Deakin University in Australia. Questi mettono in luce come le microplastiche possano entrare nel nostro corpo, accumularsi in organi vitali e contribuire al peggioramento del benessere psicologico.
Cosa sono gli UPF e perché sono
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