
Metalli pesanti: il nuovo effetto collaterale appena scoperto nelle donne esposte a mercurio, piombo e arsenico
La menopausa è una parte normale del processo di invecchiamento che attraversa una donna, e che porta alla fine del ciclo mestruale. La transizione alla menopausa comprende gli anni precedenti, quando le donne possono avvertire sintomi come cambiamenti nei cicli mensili, vampate di calore o sudorazioni notturne. La transizione alla menopausa inizia molto spesso tra...
Una recente ricerca ha fatto luce sul possibile legame tra invecchiamento ovarico precoce, menopausa ed esposizione prolungata a metalli pesanti, come piombio, cadmio e arsenico
La menopausa è una parte normale del processo di invecchiamento che attraversa una donna, e che porta alla fine del ciclo mestruale. La transizione alla menopausa comprende gli anni precedenti, quando le donne possono avvertire sintomi come cambiamenti nei cicli mensili, vampate di calore o sudorazioni notturne.
La transizione alla menopausa inizia molto spesso tra i 45 e i 55 anni e di solito dura circa sette anni, e questo processo porta anche a una ridotta riserva ovarica, che si verifica quando le donne hanno meno ovociti. La condizione può essere collegata a problemi di salute come vampate di calore, ossa deboli e una maggiore probabilità di malattie cardiache.
Gli studi hanno collegato i metalli pesanti misurati nelle urine con l’invecchiamento riproduttivo delle donne e la ridotta riserva ovarica. Metalli pesanti come arsenico, cadmio, mercurio e piombo si trovano comunemente nell’acqua potabile, nell’inquinamento atmosferico e nella contaminazione degli alimenti e sono considerati sostanze
LaCittaNews è un motore di ricerca di informazione in formato magazine, aggrega e rende fruibili, tramite le sue tecnologie di ricerca, in maniera automatica, gli articoli più interessanti presenti in Rete. LaCittaNews non si avvale di nessuna redazione editoriale. => DISCLAIMER




