Meravigliosi cipressi! Ti spiego come riesco a proteggersi attivamente dagli incendi

I cipressi adottano una strategia particolarmente affascinante ed efficace nella difesa dagli incendi, sfruttando meccanismi chimici e morfologici unici. Hanno infatti una resistenza molto superiore rispetto a tante altre specie mediterranee. Provano a “proteggersi” attivamente dal fuoco attraverso una combinazione di caratteristiche fisiche e biochimiche. Ma come fanno? In pratica, i coni serotini del cipresso...

I cipressi utilizzano una sofisticata “difesa in profondità”: dalla struttura ai sistemi chimici, fino alla comunicazione interpianta che li rende un esempio magistrale di adattamento evolutivo in ambienti soggetti a incendi ricorrenti

Rebecca Manzi

20 Giugno 2025

@Elia Pinzin/Pexels

I cipressi adottano una strategia particolarmente affascinante ed efficace nella difesa dagli incendi, sfruttando meccanismi chimici e morfologici unici. Hanno infatti una resistenza molto superiore rispetto a tante altre specie mediterranee. Provano a “proteggersi” attivamente dal fuoco attraverso una combinazione di caratteristiche fisiche e biochimiche.

Ma come fanno? In pratica, i coni serotini del cipresso rimangono chiusi per decenni e si aprono solo sotto l’effetto del calore intenso. Ma, diversamente da piante come il pino d’Aleppo, questi coni si aprono rilasciando semi già in loco, senza favorire la dispersione di lapilli infuocati che alimentano il fronte dell’incendio.

Inoltre la crescita rapida in altezza e la naturale capacità di “autopotatura” innalzano la chioma al di sopra del piano del combustibile, interrompendo la continuità tra fogliame e


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