Meravigliosi alberi! Scienziati hanno scoperto che riescono a prevedere un’eruzione vulcanica prima che succeda davvero

Siamo abituati a pensare che a prevedere un’eruzione siano solo i sismografi, i rilevatori di gas o le sofisticate strumentazioni installate nei pressi dei vulcani. Al massimo gli animali. Ma oggi, la natura ci racconta una storia diversa. A raccontarla sono gli alberi. Sì, proprio loro: sentinelle verdi, silenziose ma attente, capaci di segnalare con...

Foglie più verdi, fotosintesi alterata, temperatura delle chiome che cambia: gli alberi vicino ai vulcani lanciano segnali chiari e due studi internazionali aprono la strada a un sistema di allerta precoce completamente naturale

Ilaria Rosella Pagliaro

7 Giugno 2025

Siamo abituati a pensare che a prevedere un’eruzione siano solo i sismografi, i rilevatori di gas o le sofisticate strumentazioni installate nei pressi dei vulcani. Al massimo gli animali. Ma oggi, la natura ci racconta una storia diversa. A raccontarla sono gli alberi. Sì, proprio loro: sentinelle verdi, silenziose ma attente, capaci di segnalare con largo anticipo ciò che accade nel cuore della Terra.

Secondo due studi recenti, le piante che crescono vicino ai vulcani attivi rispondono in modo sorprendente ai cambiamenti sotterranei che precedono un’eruzione. Variazioni di colore nelle foglie, calo della fotosintesi, cambiamenti nella temperatura delle chiome: tutto ciò può rappresentare un segnale d’allarme precoce, ben visibile dall’alto grazie a droni e satelliti.

Le chiome si tingono di verde brillante e cambiano temperatura 


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