Medvedev: «Europei mangiatori di rane, salsicce e spaghetti, la vostra visita a Kiev è inutile»

Medvedev: «Europei mangiatori di rane, salsicce e spaghetti, la vostra visita a Kiev è inutile»corriere.it

Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, commenta su Twitter la visita di Mario Draghi, Emmanuel Macron e Olaf Scholz in Ucraina

Usa metafore culinarie per offendere i tre leader dell’Unione europea Mario Draghi, Emmanuel Macron e Olaf Scholz
in visita in Ucraina.
Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev
, ex premier ed ex presidente, scrive su Twitter: «Agli europei, grandi mangiatori di rane, salsicce e spaghetti, piace visitare Kiev. Inutilmente. Hanno promesso l’adesione dell’Ucraina all’Ue e obici datati, si ubriacano di horilka (vodka ucraina, ndr), tornano a casa in treno, come cento anni fa».

Un’ironia macabra la sua, soprattutto perché mentre lancia frecciatine social, le sirene non smettono di suonare a Kiev. «Va tutto bene. Ma questa missione non avvicinerà l’Ucraina alla pace. Il tempo stringe», conclude Medvedev che in questi mesi abbiamo imparato a conoscere per la sua retorica a tratti pericolosa e spesso fuori luogo.

Anche il Cremlino commenta la visita dei tre leader. Considera «futili» le consegne di armi a Zelensky: «Vorremmo sperare che i leader di questi tre Paesi non si concentreranno solo sul sostegno all’Ucraina e su piani per continuare a inondarla di armi. E’ assolutamente inutile e non solo infliggerà più danni a questo Paese», ha detto ai giornalisti il portavoce del Cremlino Dimitry Peskov.

Ha continuato: «D’altra parte, spero che esorteranno Zelensky ad avere un approccio realistico alla situazione». Il Cremlino continua a tenere la linea del «va tutto bene»,

Intanto, il capo dell’Ufficio del Presidente Zelensky, Andriy Yermak, scrive su Telegram un messaggio chiaro all’Europa: «La sicurezza alimentare, le armi e il sostegno all’Ucraina sono argomenti di discussione importanti. Ci aspettiamo sostegno per la domanda di adesione dell’Ucraina all’Ue».

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